La commissione straordinaria del Comune di Nettuno ha chiesto ufficialmente un incontro all’Agenzia delle Entrate per scongiurare la chiusura della sede di Nettuno.
“Da parte di forze politiche e sociali -si legge nella lettera a firma della Commissione – di un vasto comprensorio, anche attraverso i massmedia del territorio, è stata espressa viva e forte preoccupazione per una ventilata chiusura entro il corrente mese di marzo della sede staccata di Nettuno dell’Agenzia delle Entrate che ha sede in Via Gramsci n. 1.
Segnale chiaro ed inconfutabile è stata, a parere di rappresentanti dell’associazionismo di varia espressione ed esponenti del mondo politico ed imprenditoriale, e con voce forte da parte di autorevoli appartenenti al mondo sindacale, il disinteresse del management dell’Agenzia per la esecuzione di ineludibili lavori di adeguamento strutturale del fabbricato demaniale ove è allocata la sede dell’Agenzia in Nettuno, nel presupposto di un scarso rilievo strategico della struttura de qua da parte di codesta agenzia.
A tal proposito, non si può fare a meno di sottolineare con toni accorati e con vigoria ed energia, che una così unilaterale, deleteria ed inaccettabile decisione di chiusura, verrebbe pesantemente e devastantemente a penalizzare una platea di molte decine di migliaia di utenti dei Comuni del comprensorio, che sarebbe costretta a lunghe e faticose percorrenze per raggiungere altre sedi, con aggravi non solo in termini economici per gli interessati, ma anche con serie conseguenze negative per il sistema del traffico e della viabilità, che quotidianamente, come a tutti noto, risulta dannosamente rallentato, trattandosi di territori ad alta densità urbanistica e demografica, in cui, per altro, il servizio pubblico di trasporto non è assicurato con modalità che tengano conto di esigenze e necessità effettive di mobilità dei cittadini.
Ciò premesso, alla luce delle considerazioni che precedono ed in un contesto di dialogo e confronto fecondo e proficuo e di serene e redditizie relazioni inter istituzionali, si prega di valutare la possibilità, di avviare una interlocuzione che consenta alle espressioni più vive del territorio, di rilievo politico, sociale, sindacale, imprenditoriale di rappresentare direttamente esigenze e necessità nel corso di un auspicato incontro, che con questa nota si richiede ufficialmente.
Si confida nella migliore disponibilità e sensibilità, anche tenuto conto che è stato espresso pubblicamente vivo disagio e forte malcontento per la annunciata chiusura, notevolmente deleteria per questo territorio”. Ora si spera nell’avvio di un dialogo positivo.