Spari nei giorni scorsi, davanti all’ex American Bar sulla Nettuno Velletri. Ad essere coinvolto, anche se non è rimasto ferito, anche A.A originario dei Monti Lepini ma residente ad Anzio dove ha una concessionaria. Secondo le prime ricostruzioni alle 10 di mattina tre uomini a bordo di un’auto sono entrati nel parcheggio ed hanno sparato per terra. A.A. era nel piazzale ma non è certo che i colpi fossero diretto nei suoi confronti.
A.A. era stato protagonista di un’altra aggressione, nel 2020, ad opera di due fratelli di Priverno, nel frattempo condannati in primo grado. Se possa esserci un legame tra i due fatti non è chiaro, i Carabinieri di Latina che stanno indagando, per ora sembrano escluderlo.
Dal primo attentato agli spari dei giorni scorsi A.A. ha spostato i suoi affari nella zona di Anzio, dov’è coinvolto nella gestione di una rivendita di automobili. Inevitabilmente è in questa direzione che si muovono le prime indagini dei Carabinieri per stabilire chi possa avere pianificato l’agguato e con quale scopo. Fatto sta che mentre nel piazzale dell’ex American Bar venivano ultimati i rilievi, il trentaduenne è stato portato in caserma dov’è stato ascoltato a lungo per approfondire la sua versione dei fatti e ricostruire l’accaduto. “Erano passate le 10 – ha raccontato A.A. ai militari – mi trovavo presso il distributore Fiamma 2000 per prendere un caffè, verso le 11 sono risalito in macchina e poi mi sono fermato a Sezze scalo presso l’American Bar per espletare bisogni fisiologici – spiega A.A. ripercorrendo i fatti di giovedì – Ricordo che lì c’erano tre persone, all’improvviso è arrivata una macchina e il passeggero davanti ha iniziato a sparare contro quelle persone, non certamente contro di me. Io sono completamente estraneo al fatto. Ho visto che una persona era ferita e dopo li ho visti dileguarsi”.