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Totti nel mirino dell’antiriciclaggio, 80mila euro inviati a una pensionata di Anzio

Francesco Totti finisce in tribunale a causa di “operazioni sospette” segnalate dagli addetti all’Antiriciclaggio.
Dai controlli effettuati nell’istituto di credito  – si legge sul sito del Corriere – in cui il Capitano ha depositato i suoi risparmi emergerebbero importanti investimenti nelle scommesse. L’ultimo allert, arrivato all’attenzione di Bankitalia, riguarda un ‘prestito infruttifero’ di 80mila euro inviato sul conto di un’anziana pensionata residente ad Anzio. Soldi finiti sul conto di una coppia amica di Totti.
Analizzando i movimenti della coppia, è emerso che oltre all’accredito degli stipendi, si susseguono periodicamente ‘bonifici domestici’ in favore del marito: bonifici, si legge, ‘rivenienti da società operanti nel settore delle scommesse online’, come la Malta limited terrestre, la Malta limited online e la Sa.Pa. Srl. Quindici trasferimenti per un totale di circa 87mila euro. Inoltre, sempre nel periodo preso in esame, ben 125mila euro sono stati dirottati sui conti personali dei coniugi. In loro favore poi sono stati ‘negoziati’ assegni bancari per un valore di 445mila euro. Secondo l’Antiriciclaggio, si tratta di una ‘attività opaca con controparti operanti nel settore del bet online’. Interpellati al riguardo nell’ambito dell’attività investigativa, i coniugi amici di Totti non avrebbero fornito «”adeguati chiarimenti” mostrando “un atteggiamento non collaborativo”.
Il nome di Totti emerge a giugno del 2020. Viene segnalato un fido da 2,5 milioni di euro per una ristrutturazione, e a seguire finiscono sotto osservazione cinque assegni bancari e un bonifico, intestati alla Société financière et d’encaissement (Sfe) con sede a Monte Carlo per 1,305 milioni di euro. La causale: “finanziare le giornate che il noto personaggio ama trascorrere nella casa da gioco del Principato e nel casinò di Londra e di Las Vegas”.
Ma i movimenti sospetti, finiti nel mirino dell’Antiriciclaggio, riguardano anche operazioni in entrata, come per esempio quella da 201mila euro eseguito dalla Mgm resorts international, un albergo di Las Vegas con annessa casa da gioco. E l’elenco è lungo. Come pure quello dei prelievi in contanti e dei bonifici a favore del fratello Riccardo. O le raccolte in beneficenza a cui hanno partecipato anche compagni di squadra (come Antonio Rudiger, Thomas Vermaelen, Radja Nainggolan, Juan Jesus, Edin Dzeko ed Emerson Palmieri), ma con la causale ‘multe’ e ‘sanzioni’. Per questo, secondo gli esperti “permangono forti dubbi in merito alla reale destinazione del denaro inviato alle varie case da gioco internazionali”. I risk manager precisano anche che il cliente ha riferito: “Mi piace scommettere”. Ora si è provveduto ad innalzare il profilo di rischio.