Home Cronaca Esercitazione al largo di Ardea, in mare anche i mezzi di Anzio

Esercitazione al largo di Ardea, in mare anche i mezzi di Anzio

Esercitazione nel mare di Fiumicino e di Ardea in cui sono state schierate per fronteggiare una possibile situazione di emergenza, le unità navali della Guardia Costiera, delle Forze di Polizia e dei servizi tecnico nautici per un’esercitazione di security e antincendio. Coinvolti anche i mezzi di Anzio.
L’esercitazione si è tenuta presso gli impianti off-shore delle monoboe denominate R1 e R2 nella rada di Fiumicino e del Campo Boe di Ardea.
“L’esercitazione – si legge in una nota della Capitaneria di Porto – ha simulato un’operazione di risposta ad atti ostili compiuti presso gli impianti off-shore delle piattaforme denominate R1 e R2 e del Campo Boe di Ardea, che causeranno un incendio, il ferimento di quattro persone, e il decesso di un’altra, dispersa e ritrovata in mare. All’attività addestrativa parteciperanno, complessivamente, 6 unità navali e 8 pattuglie via terra della Guardia di Finanza, della Polizia di Stato e dei Carabinieri, 4 Motovedette della Guardia Costiera di Fiumicino e di Anzio e 6 mezzi nautici dei servizi tecnici portuali tra cui un rimorchiatore. Interverranno anche il Nucleo Artificieri della Polizia di Stato, la Polizia Locale di Fiumicino e di Anzio e 3 autoambulanze della Croce Rossa Italiana del Comitato locale di Fiumicino”.
L’evento esercitativo ha avuto lo scopo di mettere a punto le procedure di comunicazione e coordinamento tra le diverse Amministrazioni preposte a gestire un’emergenza analoga a quella ipotizzata, ciascuno per i profili di competenza, tenendo conto delle necessarie interazioni che caratterizzano la gestione di scenari emergenziali complessi”. Come riportato nell’Ordinanza della Capitaneria di Porto di Roma, “le unità in navigazione in prossimità dello specchio acqueo dovranno procedere a velocità ridotta, prestando particolare attenzione alla navigazione delle unità impegnate nell’esercitazione di che trattasi, valutando l’eventuale adozione di misure aggiuntive suggerite dalla buona perizia marinaresca al fine di prevenire situazioni di potenziale pericolo”.