Home Attualità Natale, riflessioni e auguri della Commissione straordinaria di Nettuno

Natale, riflessioni e auguri della Commissione straordinaria di Nettuno

I Commissari, il Prefetto Antonio Reppucci e il Dirigente di II fascia Gerardo Infantino
Il Natale ormai prossimo e l’anno nuovo non possono non stimolare, nelle menti più avvedute e lungimiranti, considerazioni sulla fase storica che stiamo vivendo, sui valori e sugli ideali che la permeano, sul senso vero e profondo del vivere nella società dell’enfasi e dell’iperbole in cui troppi parlano per sentirsi protagonisti e pochi ascoltano e riflettono in un mondo in cui c’è troppo progresso e poca civiltà, con realtà in cui, tuttora, nell’indifferenza quasi generale, prevalgono le ragioni della guerra, “inutile strage” la definì un Pontefice, offesi e violentati i diritti fondamentali e la dignità di milioni di persone che soffrono per disuguaglianze mortificanti ed inaccettabili, aggravate dalle conseguenze della disastrosa pandemia che ha profondamente inciso, negativamente e pesantemente, sulla vita di tantissime famiglie e sulle relative condizioni economiche, a volte anche sul piano psicologico.
Anche in Italia c’è una fascia di persone, circa 10 milioni, tra quelle in povertà assoluta – 5,5 milioni – e quelle in povertà relativa che hanno non poche difficoltà quotidiane per assicurarsi il minimo vitale, con molte centinaia di miliaia che vivono al di sotto della soglia di povertà, di cui in qualche modo, non possiamo non interessarci e preoccuparci.
Troppo spesso, colpevolmente, facciamo prevalere silenzi, indifferenza, apatia, carenza di attenzione e sensibilità, rispetto a problemi così importanti come, appunto, quello soprattutto della guerra che tendiamo a rimuovere, quasi facendo finta che non esista, nel mentre vi sono tuttora in giro menti folli, capaci di atrocità abominevoli, di ferocia inaudita, di malvagità e di brutalità inaccettabili, relativamente alle centinaia di conflitti ancora presenti in tante parti del mondo, gran parte dei quali ignorati e sottaciuti, anche dalla grande stampa.
Non possiamo rimanere assenti, quasi anestetizzati, ma come comunità dobbiamo reagire, indignarci anche individualmente, non abituarci assolutamente ad ineluttabilità, a situazioni di disumanità e di oscurantismo valoriale, per far prevalere la luce sulle tenebre, il senso di umanità ed impegnarci fortemente per l’affermazione diffusa dei valori della democrazia – contro tante “democrature” – della libertà, dell’uguaglianza, della solidarietà, della tolleranza, dell’equità, della giustizia, dell’integrazione e dell’accoglienza, aborrendo e combattendo comportamenti ed iniziative, non in sintonia con le ragioni che dovrebbe essere proprio dell’homo sapiens, non dell’ “homo homini lupus”.
Occorre assolutamente impegnarci individualmente e collettivamente, per contribuire in qualche modo ad accorciare gap e disparità, a limitare ingiustizie ed iniquità, anche frutto di un Mondo sempre più governato dalla razionalità tecnica e dal dirigismo tecnologico, che fanno, purtroppo, affievolire e svuotare progressivamente quello che era l’ampio e articolato spettro delle relazioni sociali, alimentate da emozioni, affetti, sentimenti, percezioni  che sembrano in via di lenta estinzione.
Non possiamo tacere o girarci dall’altra parte, ma fare tesoro del passato per combattere ancora più convintamente e profondamente fanatismi, intolleranza, ignoranza, ipocrisia, amnesia, sottovalutazione, mistificazione, strumentalizzazione, spesso forieri di efferatezza, sopraffazione, totalitarismo, negazionismo, revisionismo.
Non possiamo non alzare collettivamente la voce di fronte a conflitti e guerre che portano fame, distruzione, rovine, macerie, così come di fronte alla rinascita di egoismi nazionali, di pericolosi populismi e di chi incita all’odio e alle divisioni, anche per evidenti responsabilità che abbiamo di fronte alle nuove generazioni, per evitare che la dignità umana, i valori umani e civili,  i diritti fondamentali vengano di nuovo mortificati come in un recente passato.
Con questi sentimenti i membri della Commissione Straordinaria, insediatesi il 7 dicembre scorso, a seguito dei noti eventi che hanno riguardato questa realtà, anche a nome del personale tutto, porgono alla cittadinanza, al mondo dell’associazionismo politico, sociale, culturale, economico, imprenditoriale, al mondo della scuola e delle parrocchie, alle forze vive del volontariato, alle forze dell’ordine che quotidianamente assicurano pace e tranquillità sociale, agli organi dell’informazione i più fervidi e cordiali auguri di un sereno Natale e di un fecondo 2023, assicurando il massimo dedicato impegno al servizio di questa splendida realtà, ricca di tesori storico, architettonici e paesaggistici, sempre previlegiandosi il dialogo e il confronto con la parte sana e responsabile del territorio, pronti a recepire apporti e contributi di idee in un contesto di legalità e trasparenza, stelle polari per garantire una azione quotidiana equilibrata, proficua, informata ai principi di economicità e buon andamento per realizzare il bene comune e l’interesse pubblico
LA COMMISSIONE STRAORDINARIA di Nettuno
Tania Giallongo
Antonio Reppucci
Gerardo Infantino