Una violenta mareggiata nel fine settimana ha creato danni e disagi di non poco conto nell’area protetta di Torre Astura, sia alla spiaggia che al pontile di accesso alla torre in parte crollato.
Il mare ha trascinato a riva una serie di detriti importanti nella zona di accesso alla Torre e, in alcuni punti, ha sollevato gli scogli delle barriere di contenimento. L’UTTAT si è subito organizzato per il ripristino dei luoghi e già questa mattina è stato disposto l’intervento di una ruspa per rimuovere legna e massi. Diverso il discorso per quello che riguarda il crollo del Pontile. La Difesa come avevamo annunciato la scorsa estate, è riuscita ad ottenere un finanziamento per un intervento conservativo. I soldi quindi, ci sono, ora, alla luce del crollo, si sta cercando di attuare una procedura d’urgenza rispetto al normale iter che è inevitabilmente piuttosto lungo. Intervenire tempestivamente è importante, per evitare ulteriori crolli e danni ad una struttura storica che è un patrimonio assoluto e che deve essere salvaguardata.
La Difesa nell’ultimo periodo ha messo in campo una serie di progetti significativi per intervenire in zona e garantire la manutenzione della Torre, compreso il coinvolgimento del Ministero della Cultura (numerosi sono stati i sopralluoghi fatti in questi mesi con diversi esperti). Le Belle arti sono pronte ad un intervento consistente, per avviare prima di giugno uno scavo finanziato con un milione e mezzo di euro, per riportare alla luce i resti di un’antica villa romana. L’UTTAT sta avviando contatti il dipartimento Ambiente della Regione Lazio per valutare la possibilità di inserire il parco protetto di Torre Astura nel tour delle passeggiate ecologiche. La speranza è che tutti gli interventi in programma vengano velocizzati per garantire la sicurezza di una delle Torri più belle al mondo, he ha bisogno immediato di interventi di cura.
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