E’ il sito di Fanpage a dare una splendida notizia: due uccelli rarissimi e minacciati di estinzione sono stati fotografati e filmati ad Anzio, dove sono arrivati da alcuni giorni. Si tratta di una coppia di giovani ibis eremita (Geronticus eremita), una specie coinvolta in un progetto internazionale di reintroduzione in natura chiamato “LIFE”. Questi uccelli, un tempo regolarmente presenti lungo le coste mediterranee, durante il secolo scorso sono stati portati sull’orlo della scomparsa, con un crollo della popolazione globale del 98%. Tra le cause coinvolte vi sono anche il bracconaggio, la distruzione degli habitat naturali e l’uso intensivo dei pesticidi. Oggi restano in vita solo un migliaio di ibis eremita in tutto il mondo, con le principali colonie selvatiche presenti in Nord Africa e Medio Oriente. La specie era totalmente sparita dall’Italia, ma grazie al progetto LIFE, che sta rieducando gli ibis alle antiche rotte migratorie con l’ausilio di piccoli velivoli che decollano da Austria e Germania, da qualche anno nel nostro Paese sono tornate alcune decine di esemplari. Il luogo di svernamento italiano prescelto è l’oasi del WWF di Orbetello, in Toscana, ma diversi esemplari si disperdono altrove, come la coppia giunta ad Anzio. Si tratta di Eugen e Marianne, un maschio e una femmina, che dai primi di novembre stanno facendo la spola tra campi coltivati e dedicati al pascolo del comune laziale. Di tanto in tanto hanno si sono spostati anche nella vicina Aprilia, in provincia di Latina. La loro posizione è nota perché tutti gli esemplari coinvolti nel progetto sono muniti di centralina GPS, che ne segnala i movimenti agli scienziati. Ogni singolo esemplare di questa specie è infatti estremamente prezioso e i ricercatori devono sapere esattamente dove si trova e come si comporta. Nel video si vede chiaramente la ricetrasmittente (di pochi grammi) montata sul dorso dei due uccelli, che non arreca loro alcun disturbo.
Come si evince dalle immagini, Eugen e Marianne si trovano a proprio agio in un ampio terreno privato, dove sono in compagnia di galline, oche, capre, asinelli e altri animali domestici. Qui sono stati visti mentre si alimentano di lombrichi, grossi coleotteri e altri invertebrati, che estraggono dal terreno con il lungo becco adunco. Sono attentamente seguiti anche da alcune cornacchie grigie, evidentemente “interessate” dall’insolita presenza.