Coglie l’occasione della platea della Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate il Sindaco di Anzio Candido De Angelis per annunciare la chiusura della sua carriera politica e, di fatto, per salutare la città.
“In giornate come questa, al mio quindicesimo anno da Sindaco, sento tutta la pesantezza di questa fascia, che rappresenta una Comunità, una Città; sono alla fine del mandato, non mi ricandiderò, a prescindere da come finirà la storia che ci sta riguardando”.
Il riferimento evidente è alla Commissione d’accesso e all’attesa per i due comuni, della decisione del ministero su un possibile scioglimento per infiltrazioni mafiose.
“Vorrei ringraziare i Cittadini che mi sono stati vicini, l’intera Struttura Comunale, rassicurando tutti che lasceremo un’amministrazione sana, con un bilancio florido, con pochi eguali in Italia, senza difficoltà nella spesa corrente. Chi verrà dopo di me troverà una città sanissima, con circa 50 milioni di euro di opere pubbliche programmate e finanziate, che vedranno tutti i quartieri interessati, da Lido dei Pini al confine con Nettuno. E’ stato fatto un lavoro eccezionale, con stanziamenti notevoli verso le persone che hanno bisogno, come abbiamo fatto durante la pandemia impiegando 1 milione di euro di fondi comunali in aiuto della cittadinanza, con la pubblicizzazione del servizio abbiamo raggiunto il 60% nella raccolta differenziata, sono orgoglioso di aver indossato questa fascia, non dimenticherò mai il momento della Medaglia d’Oro al Merito Civile, per le sofferenze patite dalla popolazione in seguito allo Sbarco. Lascerò il mio incarico, consentitemelo, con tanta tranquillità, conscio di aver sempre fatto il mio dovere, con la testa alta e la schiena dritta, senza mai mancare al giuramento di fare sempre il bene per i Cittadini e per la Città. Vi ringrazio tutti, viva Anzio, viva le Forze Armate, viva l’Italia”.
Un vero e proprio saluto quello del Sindaco che sembra pronto a chiudere un periodo lunghissimo della sua vita e della storia politica di Anzio.
“In giornate come questa, al mio quindicesimo anno da Sindaco, sento tutta la pesantezza di questa fascia, che rappresenta una Comunità, una Città; sono alla fine del mandato, non mi ricandiderò, a prescindere da come finirà la storia che ci sta riguardando”.
Il riferimento evidente è alla Commissione d’accesso e all’attesa per i due comuni, della decisione del ministero su un possibile scioglimento per infiltrazioni mafiose.
“Vorrei ringraziare i Cittadini che mi sono stati vicini, l’intera Struttura Comunale, rassicurando tutti che lasceremo un’amministrazione sana, con un bilancio florido, con pochi eguali in Italia, senza difficoltà nella spesa corrente. Chi verrà dopo di me troverà una città sanissima, con circa 50 milioni di euro di opere pubbliche programmate e finanziate, che vedranno tutti i quartieri interessati, da Lido dei Pini al confine con Nettuno. E’ stato fatto un lavoro eccezionale, con stanziamenti notevoli verso le persone che hanno bisogno, come abbiamo fatto durante la pandemia impiegando 1 milione di euro di fondi comunali in aiuto della cittadinanza, con la pubblicizzazione del servizio abbiamo raggiunto il 60% nella raccolta differenziata, sono orgoglioso di aver indossato questa fascia, non dimenticherò mai il momento della Medaglia d’Oro al Merito Civile, per le sofferenze patite dalla popolazione in seguito allo Sbarco. Lascerò il mio incarico, consentitemelo, con tanta tranquillità, conscio di aver sempre fatto il mio dovere, con la testa alta e la schiena dritta, senza mai mancare al giuramento di fare sempre il bene per i Cittadini e per la Città. Vi ringrazio tutti, viva Anzio, viva le Forze Armate, viva l’Italia”.
Un vero e proprio saluto quello del Sindaco che sembra pronto a chiudere un periodo lunghissimo della sua vita e della storia politica di Anzio.