Il 24 ottobre di ogni anno il Rotary International e le altre organizzazioni mondiali impegnate nella lotta contro la polio insieme a tutti i distretti, associazioni e club, celebrano i professionisti, i volontari e le organizzazioni coinvolte nella lotta globale contro la polio e i loro sforzi per l’eradicazione. Tale importante celebrazione ha lo scopo di aumentare la consapevolezza sull’importanza di spegnere gli ultimi focolai esistenti, arrestare il virus e raccogliere fondi per raggiungere questi obiettivi e completare la campagna vaccinale.
Nel 1985 il Rotary International ha lanciato il programma PolioPlus, un impegno per l’eradicazione della poliomielite. PolioPlus è uno dei più ambiziosi programmi umanitari che siano mai stati intrapresi da un’entità privata.
L’obiettivo del Rotary è l’eradicazione totale della poliomielite, obiettivo molto vicino perché mancano solo due Paesi.
Il Rotary è coinvolto nell’opera di eradicazione totale della poliomielite in due modi: finanziariamente e con l’assistenza sul campo. Nel 1985 il Rotary è stato riconosciuto ufficialmente dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come organizzazione non governativa operante nel campo della salute a livello internazionale. Nello stesso anno ha raccolto 120 milioni di dollari per la fornitura del vaccino per i neonati dei Paesi in via di sviluppo. Al termine di questa campagna il Rotary aveva raccolto più di 247 milioni di dollari. Ad oggi sono stati immunizzati circa due miliardi e 300 milioni di bambini in tutto il mondo stanziando 680 milioni di dollari. Con la sua rete mondiale, il Rotary costituisce il “braccio volontario” dell’alleanza globale contro la poliomielite. I volontari del Rotary prestano la loro assistenza alla distribuzione del vaccino, alla mobilizzazione sociale e all’aiuto logistico in cooperazione con l’OMS, L’UNICEF e con i centri di prevenzione e controllo degli Stati Uniti. Gli sforzi dei volontari del Rotary sono stati fondamentali nell’eradicazione della poliomielite nell’emisfero occidentale, che è stato certificato libero dalla polio nel 1994.
Ideatore e promotore di quella che diventerà l’operazione mondiale PolioPlus è stato Sergio Mulitsch, emerito rotariano e socio fondatore del R.C. Treviglio e Pianura Bergamasca nel 1984.
La Giornata Mondiale della Polio, che viene celebrata il 24 ottobre, è stata istituita dal Rotary International per commemorare l’anniversario della nascita del dott. Jonas Salk, responsabile della squadra che ha sviluppato il primo vaccino antipolio.
Ogni anno ad ottobre i Rotary Club pianificano vari eventi per promuovere l’eradicazione della polio, dai poncho rossi al giro per i pub, per sensibilizzare le comunità e raccogliere fondi per la spinta finale nell’eradicazione della polio in tutto il mondo.
Il Rotary club Costa Neroniana ha esposto presso la sede del Municipio di Anzio uno stendardo con la dicitura “End Polio Now” (Fine della Polio Adesso) per far conoscere e coinvolgere i cittadini a questa importante campagna sanitaria mondiale. Inoltre in piazza Pia, sempre ad Anzio, un gazebo del Club è stato presente nelle giornate del 29 e 30 ottobre per informare e mettere al corrente la popolazione sull’operato del Rotary International e del Club Costa Neroniana.
Moltissime persone hanno avvicinato la folta delegazione di soci del Club per chiarimenti e precisazioni sul progetto “End Polio Now” dimostrando vivo interesse; si sono anche congratulati con il Costa Neroniana per le tante iniziative messe in campo a favore del nostro territorio, dalla donazione di un elettrocardiografo alla Croce Rossa a quella delle carrozzine da mare per la spiaggia dei disabili, dai progetti nelle scuole, alle iniziative per la Caritas e la Comunità di Sant’Egidio locali.
Il Vice Presidente Achille Terzo al termine di queste due giornate così intense e speciali ha voluto ricordare una frase di Paul Harris, fondatore nel 1902 del Rotary: “C’è un segreto, naturalmente, alla base del successo del Rotary e mi piace svelarlo. Il Rotary ha avuto successo perché nel Rotary la posizione di un uomo dipende dalle sue azioni e non dal suo credo e perché il suo percorso conduce ad uno degli obiettivi umani più brillanti ed affascinanti: la fratellanza umana”.