Domenica evento nel piazzale antistante Torre Astura a Nettuno, in occasione dell’Anniversario della cattura di Corradino di Svevia avvenuto proprio nello storico bastione della cittadina del tridente.
Ad organizzare una rievocazione storica, accompagnata dalla musica della Fanfara e dal Coro neroniano, il Direttore del Poligono militare, Colonnello Dario Porfidia, uomo di grande sensibilità naturalistica e culturale che ha avviato un percorso di valorizzazione e recupero degli antichi resti e dei percorsi storici e di conoscenza delle impareggiabili bellezze naturalistiche di una zona rimasta protetta proprio grazie alla presenza militare.
“Ad Astura il leone rapì l’aquilotto con i suoi artigli, qui gli strappò le piume e lo decapitò”.
Sono trascorsi 754 anni da quel misfatto storico che cambiò le sorti della penisola italiana e dei regni che costernavano lo stivale d nord a sud.
Era il 16 ottobre 1268, quando Corradino di Svevia, praticamente un imperatore adolescente, dopo una gravosa sconfitta militare si rifugiò a Torre Astura, a Nettuno, per qualche giorno nella speranza di riuscire a salpare verso l’amica Pisa. I manuali di storia, però, ci insegnano che la vicenda prese tutto un altro corso: Corradino Hohenstaufen, si presume sia stato tradito da Giovanni Frangipane, allora signora del litorale, venne preso dagli uomini di Carlo d’Angiò, proprio sulle rive della riserva naturale simbolo di Nettuno.
È nel ricordo di quello storico 16 ottobre che a Nettuno, il direttore Porfidia, ha organizzato uno spettacolo tra musica, parole e danza. Ospite del Poligono il Commissario straordinario del comune Bruno Strati.
Ospite lo scrittore Claudio Chiavari, che come molti, a Torre Astura ha trovato una grande ispirazione.
Poi largo spazio al nuovo testo teatrale, Kanya, scritto e recitato da Michele Cioffi, autore che negli ultimi 18 mesi si è contraddistinto a Nettuno per il suo successo italiano ed estero, accompagnato dalla graditissima e superlativa esibizione delle ballerine del scuola di Danza Dancepoint, in una la coreografia di Lilia Retrosi con l’adattamento teatrale del testo di Simona Retrosi, reduci dai successi internazionali.
Non solo un momento di riflessione storica, rievocato grazie agli attori del Teatro Studio 8 e all’interpretazione do Maurizio Stasi su testi di Fausto Onori e con gli abiti, sempre splendidi, dell‘Associazione Stella del mare, ma spazio anche alla musica con l’esibizione applauditissima della Fanfara musicale degli Artiglieri di Sabaudia e della Corale polifonica Città di Anzio. Un grande spettacolo che ha evidenziato le grandi potenzialità di una zona bellissima.
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