Di seguito le Osservazioni al Pua di Nettuno presentate dagli ex consiglieri del Pd di Nettuno Roberto Aicandri e Marco Federici e dall’architetto Massimiliano Amati.
“Osservazioni riguardanti il Piano di Utilizzazione degli Arenili proposto dal Comune di Nettuno. La presente a rappresentare per punti alcune osservazioni e riflessioni riguardanti le bozze di PUA pubblicate in Albo Pretorio:
Si constata come lo sviluppo della linea S.I.D. (linea di delimitazione del Demanio Marittimo rispetto alla proprietà privata) graficizzato negli elaborati grafici sia non attuale e riporti ancora l’andamento inerente allo sviluppo costiero antecedente alla costruzione del Marina di Nettuno, ovvero fermo allo sviluppo costiero di almeno trent’anni fa con incongruenze evidenti nella posizione della linea di demarcazione e l’effettivo stato delle proprietà e dei territori che la stessa divide: vedasi il caso di Via Amerigo Vespucci e Piazzale Giuseppe Impastato, o piazza delle Siriene (con annessi locali commerciali) che insistono interamente o parzialmente al di qua della linea di demarcazione di Demanio Marittimo eppure il comune riscuote il pagamento dei parcheggi nelle linee blu lungo via Vespucci oppure ed attività commerciali gestiscono chioschi e locali commerciali. Come è possibile pianificare sviluppi futuri di arenili e tratti costieri quando la stessa demarcazione tra demanio marittimo e proprietà privata è datata e non attuale, quindi inadatta allo scopo?
Come si intende presidiare, regolamentare, custodire e sviluppare l’uso della “Viabilità ciclopedonale” in progetto lungo la linea SID che si sviluppa dal confine ovest del comune fino al Marina di Nettuno e poi riparte ad EST dallo stesso marina fino al limite del Poligono Militare sulla spiaggia ad EST? Perché non è stato previsto l’attraversamento dell’area del Marina di Nettuno con la ciclopedonale visto che la via della Marciaronda è comunale e la convenzione tra Comune di Nettuno e Marina di Nettuno prevede l’accessibilità e la percorribilità di via della Marcarciaronda? Il tutto per dare continuità alla ciclopedonale con uno sviluppo ininterrotto e senza l’obbligo di dover risalire lungo via della Resistenza Nettunese affrontando un dislivello importante e difficoltoso per i pedoni e per i ciclisti, perché non si è pensato ad un raccordo con l’attuale ciclabile in Piazza Mazzini?
Perché non si è prevista per la viabilità ciclopedonale una fascia più ampia di arretramento delle aree concesse agli stabilimenti, da destinare alla viabilità e magari anche all’inserimento di alcuni chioschi che in aggiunta a quelli già presenti a servizio degli stabilimenti esistenti, possano garantire una continuità di antropizzazione lungo il percorso, un presidio continuo oltreché una pulizia ed una manutenzione legata ai contratti di convenzione che assicurerebbero l’esercizio e la funzionalità della ciclopedonale anche fuori stagione, fornendo così servizio ed assistenza ad un asset che potrebbe diventare un’ottima opportunità di sviluppo turistico e commerciale, come già visto in altre nazioni.
La percentuale di distribuzione tra spiagge libere e spiagge libere con servizio appare fortemente squilibrata in favore di queste ultime sembrerebbe adeguato assegnare, tra le spiagge libere, un terzo a quelle con servizio e due terzi alle spiagge libere a disposizione di chiunque.
Nell’attuale zonizzazione proposta, come vengono regolamentati i chioschi esistenti di servizio agli stabilimenti attualmente concessionari, costruzioni che sono posizionate a ridosso delle strade, a ridosso del Forte Sangallo ed a ridosso della Pentima? In che rapporto si troveranno rispetto alla viabilità ciclopedonale e rispetto alla nuova disposizione tra stabilimenti e spiagge libere?
Come vengono regolamentati i punti di ormeggio, i circoli ricreativi e sportivi, gli approdi?Saranno previsti canali di avvicinamento? Perché non è stata graficizzata l’area di competenza del Marina di Nettuno, sede dell’attuale spiaggia e chiosco “L’Atollo” in concessione al Marina di Nettuno S.p.A.
Come vengono gestiti gli accessi al mare? In particolare riferimento all’accesso al mare dalla scalinata di via della Resistenza Nettunese, sono previsti lavori di bonifica del tratto del collettore fognario ivi esistente che ad ogni acquazzone crea seri problemi di sversamento? Verranno create passerelle ed adeguati percorsi pedonali per raggiungere il mare o verrà lasciato allo stato di abbandono e di impraticabilità attuale?
Per quale motivo non sono state previste aree attrezzate per sosta di Camper?
Per quale motivo l’elaborato grafico riporta come parcheggi esistenti da asservire a codesto PUA anche i parcheggi insistenti all’interno del Marina di Nettuno, parcheggi ad uso privato e destinati esclusivamente ai titolari delle azioni del Marina di Nettuno C.N. S.p.A. collegate ai posti numerati, in una zona interdetta al traffico automobilistico per i non soci del Marina di Nettuno C.N. S.p.A.? Questi parcheggi NON sono disponibili e fruibili liberamente”.