Ieri pomeriggio alle 15 si è tenuto il primo di una serie di incontri pubblici, che vedranno i tecnici del comune di Nettuno confrontarsi con i cittadini e le associazioni del territorio sul Piano di utilizzo degli arenili.
Il documento, chiesto dalla Regione Lazio e che va approvato entro la fine dell’anno, deve ridisegnare le concessioni balneari che si trovano sul nostro litorale secondo delle regole stringenti imposte dalla Regione e dall’Unione europea.
Il Commissario Straordinario Bruno Strati, che ha aperto la seduta, ha ricordato a tutti l’importanza di contribuire in maniera costruttiva ad un documento destinato ad incidere sul futuro turistico di una città balneare.
Quindi la parola è passata all’architetto Tommaso Agnoni, che ha relazionato sul piano da lui realizzato con la collaborazione del settore lavori pubblici del comune e del Dirigente Fabrizio Bettoni, spiegando gli interventi necessari e i vincoli di legge.
“Abbiamo dovuto ridurre le concessioni per arrivare ad occupare meno il 50% del litorale tra stabilimenti e aree attrezzate. Non abbiamo potuto, come invece avremmo voluto, inserire il tratto di litorale del Poligono, perché non è destinato alla fruizione turistica. Quindi abbiamo tagliato le concessioni in modo proporzionale al litorale e salvaguardando quelle più piccole. Non possiamo invece incidere sulle discese a mare – ha concluso Agnoni – perché il Sua non è uno strumento urbanistico, quindi ci siamo limitati a considerare quelle esistenti”. Agnoni ha poi lasciato l’aula perché atteso ad un altro importante dibattito. Il Dirigente Bettoni, che ha da poco lasciato il comune di Nettuno ma si è reso disponibile al confronto per aver redatto il piano, ha sottolineato i dettagli tecnici della nuova configurazione spiegando che “gli attuali concessionari non subiranno nessuna modifica, il piano sarà attuato alla fine del 2023 quando andranno a bando tutte le concessioni del litorale, secondo la normativa attuale. Saranno quindi i nuovi concessionari a doversi adeguare alle normative, al Sua e alle nuove dimensioni degli stabilimenti”.
I cittadini hanno chiesto di poter incidere sugli accessi al mare, ma, come detto, non è una questione connessa con il Pua, mentre l’Associazione dei balneari ha chiesto di salvaguardare le dimensioni degli stabilimenti. A breve si terrà un incontro tra i tecnici, il Commissario e l’Associazione. L’obiettivo è insistere presso la regione per considerare nel computo del litorale almeno una parte del litorale del poligono, che comunque durante la stagione estiva è aperto al pubblico, ma la Regione sulla vicenda si è già espressa in maniera negativa. Nei prossimi incontri e confronti si cercheranno possibili soluzioni.
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