“Sarebbe paradossale che un Comune marittimo dovesse sacrificare l’istituto Nautico. Eppure accade anche questo. Ad Anzio il ‘Marcantonio Colonna’ è al centro di polemiche tra gli studenti e il Comune da una parte e l’amministrazione della città metropolitana di Roma dall’altra. A causa del trasferimento della sede del tribunale di Velletri, che ha lasciato in eredità l’archivio occupando un’intera sala, l’edificio non risponde ai requisiti di sicurezza pertanto la Città Metropolitana ha invitato la Dirigenza Scolastica a chiudere la scuola con gli studenti costretti ad andare altrove disperdendosi in più sedi e con turni pomeridiani. Dopo due anni di scuole chiuse e didattiche a distanza a causa del Covid, ora che la scuola poteva ricominciare a pieno ritmo, c’è anche questo ulteriore disservizio per le famiglie. Tutta la mia solidarietà ai giovani che ieri hanno protestato insieme ai loro genitori stanchi di questa mancanza di programmazione da parte dell’ex Provincia. La Città metropolitana si adoperi immediatamente per trovare un accordo con l’amministrazione comunale attraverso la firma di un protocollo d’intesa che consenta il rientro dei ragazzi nell’edificio.
Queste sono le ‘riforme’ che ci ha lasciato il Pd. L’abolizione delle Province, cui competeva l’edilizia scolastica, ha creato disservizi e disagi con competenze che galleggiano da un ente all’altro”.
Così in un comunicato stampa il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli interpellato in videochiamata da un gruppo di studenti che hanno manifestato.