“Sono preoccupato e anche incazzato perche’ sono costretto ad argomentare quello che mi sembrava ovvio, tra pochi giorni rischiamo di fracassare lo spazio fragile e umano in cui stiamo provando a vivere. Io e Simona abbiamo cresciuto i nostri figli senza dogmi, abbiamo messo a disposizione loro tutti i valori in cui crediamo, l’empatia, il confronto costruttivo con chi ha opinioni diverse, la libertà anche di scontrarsi se necessario e difendere questa libertà ad ogni costo. Gli abbiamo insegnato che nonostante spesso la società provi a dire il contrario, le donne hanno la possibilità di scegliere in maniera autonoma per il proprio corpo, senza che vengano mortificate, umiliate e ostacolate. Gli abbiamo insegnato che ogni nuovo cittadino che arriva a Nettuno, dove siamo cresciuti e dove stiamo crescendo Benedetta, Pietro e Stella, deve avere lo stesso benvenuto indipendentemente dal luogo di provenienza, dall’etnia o dall’orientamento sessuale. A loro volta i nostri figli ci hanno insegnato che non esiste solo il genere femminile e quello maschile ma tanti altri, esattamente come in natura, esattamente come da sempre. Il loro vero privilegio è quello di “non avere paura”. Pensare che ci sono persone, esseri umani che in questo momento possano temere, avere paura, delle conseguenze di queste elezioni mi da alla testa. Pensare che ci sono politici che usano il tema sociale per fare politica quando la politica, quella vera, dovrebbe solo essere in grado di tutelare il dibattito sociale, mi obbliga a non tacere le mie preoccupazioni.
Io voglio che i miei figli siano liberi, voglio che possano essere, sperare, sognare, senza mai nemmeno per un attimo accettare di avere paura, mai. La violenza è regressione, l’omofobia è regressione, la necessità di categorizzare l’anima è regressione. L’odio è paura e la paura è mancanza d’amore e l’amore per se e per l’altro deve essere tutelato e garantito da diritti solidi, granitici.
Mi auguro che tutti i ragazzi dai 18 anni in su si rechino a votare il prossimo 25 settembre, perché non dobbiamo arretrare di un millimetro sui diritti acquisiti ma sopratutto i tempi sono maturi per acquisirne di nuovi e fondamentali”.
Un post firmato da Pierpaolo Piccioli, Direttore creativo della Maison Valentino, stilista e artista di primo piano, nettunese doc. Un post che è un vero manifesto culturale, ancor prima che politico, che mette in chiaro questioni che purtroppo ancora oggi si fatica ad illustrare e far comprendere con tanta chiarezza e lucidità. Parole che sui social hanno scatenato un’ondata di approvazione da parte di commentatori illustri, da Alessandro Zan, firmatario della famosa legge, che scrive “Grazie Pierpaolo” fino a valanghe di cuori e applausi da parte, di Elodie, Silvia Venturini Fendi, Giancarlo Giammetti, la cantante Elisa, Livia Firth e tanti, tantissimi follower non famosi.