Home Cultura e Spettacolo “L’alloro di Dante”, il poeta Iago Sannino di Anzio premiato a Ravenna

“L’alloro di Dante”, il poeta Iago Sannino di Anzio premiato a Ravenna

Iago Sannino, di Anzio, premiato Ravenna per una composizione letteraria legata ad un concorso dedicato al Sommo poeta Dante Alighieri. Grande successo per la premiazione dell’edizione 2022 del premio poetico “L’alloro di Dante” organizzato da Rinascimento poetico insieme al Centro Dantesco dei frati minori conventuali di Ravenna.
Nella basilica di San Francesco di Ravenna, gremita come per le grandi occasioni, si sono radunati poeti da tutte le regioni italiane, a pochi metri dalla tomba di Dante. Presente il direttore del Centro Dantesco padre Ivo Laurentini, il fondatore di Rinascimento poetico Paolo Gambi, la vicepresidente Antonella Corna, l’assessore alla cultura del Comune di Ravenna Fabio Sbaraglia. Hanno partecipato alla competizione oltre 400 componimenti, provenienti da tutte le regioni italiane, dalla Svizzera e dalla Romania. Tutti i premiati sono stati incoronati con l’alloro dantesco, simbolo di un’unione vivente con il sommo poeta, che in vita non ebbe il desiderato riconoscimento. Il Premio Internazionale della giuria è stato assegnato a Matt Sedillo, considerato il più bravo poeta politico americano vivente, giunto in città appositamente per l’occasione.
“Strana sensazione aver ricevuto l’alloro – dice Iago Sannino – cosa che avrebbe meritato il migliore tra noi, Dante Alighieri. Visitare la sua tomba mi ha dato una certa agitazione. Ho cercato di onorarlo al meglio mantenendo la traccia del regolamento del premio che imponeva di prendere spunto da alcuni passi del Paradiso. Quest’anno è stato molto proficuo dopo aver ricevuto la mezzaluna del Lunezia, ho ricevuto il premio per l’originalità al Giorgio Gaber Lexenia e ottenuto il secondo posto al Dino Sarti di Bologna, concorsi questi per testi di canzone. Ma non tradisco la poesia, non potrei neanche volendolo, sto ultimando la stesura del mio quattordicesimo libretto in versi. In ottobre prenderò parte al Festival della Poesia a Piombino e, covid permettendo, continuerò a portare avanti il mio progetto di scrittura dal vivo. La materia poetica nasce dalla polvere, dai contesti urbani, dalle storie della gente comune che è poi quella che fa la quotidianità e che permette ai poeti di cantare la vita”.