Il commissario Straordinario Bruno Strati ha accolto, in rappresentanza della Comune di Nettuno, ha accolto la delegazione della città gemellata di TRAUNREUT.
Di seguito il discorso del commissario Strati
Rivolgo un caloroso saluto di benvenuto a Hans Peter Dangschat, Borgomastro di Traunreut, alla sua famiglia, a tutta la delegazione, ai ciclisti tedeschi che sono partiti lo scorso 2 settembre da Traunreut per giungere a Nettuno e a quelli nettunesi che li hanno accompagnati in questo ultimo tratto di strada.
Siamo molto felici di ospitarVi nella nostra terra, di farVi conoscere i nostri luoghi e farVi apprezzare le nostre tradizioni.
Nettuno è una Città che ha lontanissime radici storiche, fu fondata agli inizi del primo millennio a.C. con il nome di Antium e si estendeva dove oggi sorge la Villa Borghese.
Nettuno fu un’importante colonia di Roma ed ospitò imperatori, soprattutto della gens giulio-claudia ed eminenti oratori come Cicerone. Resti di ville romane affiorano ancora oggi nelle acque della splendida cornice di Torre Astura, dove nel 1268 fu catturato Corradino di Svevia, ultimo discendente di Federico Barbarossa.
Nel medioevo la Città assunse il nome di Nettuno in onore presumibilmente dell’omonimo dio e fu dominio di ricchi feudatari.
In età moderna fu feudo di famiglie importanti come i Colonna e i Borgia che fecero costruire la nostra bellissima fortezza, il Forte Sangallo.
Nei primi anni del secolo scorso, la Città si espanse a livello urbanistico con la creazione di interi quartieri e durante la Seconda guerra mondiale fu teatro dello sbarco, nel gennaio del ’44, che portò alla liberazione di Roma e dell’Italia.
Nella lunga storia di questa Città la popolazione di Nettuno è sempre stata molto coraggiosa, soprattutto nei periodi più difficili.
I Nettunesi hanno sempre trovato, infatti, la forza di risollevarsi ed hanno contribuito alla rinascita del Paese nel secondo dopoguerra.
Anche recentemente, nella lotta al covid-19, i Nettunesi, che pure hanno perso più di 100 concittadini a causa della pandemia, non si sono mai persi d’animo.
Gente di mare, ma con una grande tradizione contadina, i Nettunesi sono da sempre un popolo ospitale, aperto, sincero.
Oggi noi siamo molto orgogliosi di questo gemellaggio con la Città di Tranreaut e del forte legame con i suoi abitanti.
Il prossimo anno festeggeremo insieme 50 anni di gemellaggio, un periodo molto lungo che dimostra la stretta vicinanza tra le due Città, un legame basato sulla stima e il rispetto reciproci ma anche sulla condivisione dei principi di solidarietà e di coesione sociale.
Tante sono state le iniziative (gare podistiche, mostre, scambi corali, mercatini di Natale, feste enogastronomiche) intraprese dai due Comuni da quel lontano settembre 1973, grazie all’impegno di tanti, tra cui in primis l’Associazione Gemellaggi, che ha sempre creduto in questo progetto, coinvolgendo il mondo della scuola, dello sport e della cultura. All’Associazione va il ringraziamento di questo Comune, che dal mese di giugno scorso è retto da un Funzionario dello Stato, nominato dal Presidente della Repubblica, che ha il compito di amministrare fino alle prossime elezioni.
Nel nostro Paese, l’ordinamento garantisce la stabilità del sistema e assicura la continuità dell’azione amministrativa anche in situazioni di criticità istituzionali, sostituendo il Sindaco e gli Organi di governo e rappresentativi con un Commissario straordinario permettendo al Comune, così, di continuare a svolgere normalmente le sue attività al servizio dei cittadini.
Vi ringrazio ancora una volta della Vostra cortese visita e Vi auguro di trascorrere serenamente qualche giorno di sole e di mare.
Evviva Nettuno, evviva Tranreaut!