A sette mesi dalla scomparsa di Monica Vitti, talento infinito del cinema italiano, la Mostra del cinema di Venezia, dove ricevette nel 1995 il Leone alla carriera, la omaggia con la proiezione di Teresa la ladra di Carlo Di Palma, tratto dal romanzo Memorie di una ladra di Dacia Maraini. Teresa la ladra racconta la storia di una donna di Anzio.
Sullo sfondo dell’Italia a cavallo della seconda guerra mondiale Teresa, una donna orfana di madre, figlia di un contadino violento, nata a Anzio in una famiglia numerosa, lotta per trovare la sua strada. Dopo aver cambiato dieci posti in sette anni, finisce per fare la sguattera a casa del capostazione, il cavalier Nardecchia, a Campo di Carne. Qui dà alla luce un figlio, ma riesce a sposare Sisto, padre della creatura, solo diversi anni dopo. Poiché il marito, convinto fascista, muore nel corso dello sbarco degli Alleati in Sicilia, Teresa si trasferisce momentaneamente a Roma, dove incomincia a vivere di espedienti ed entra nel giro di alcuni ladruncoli. Finita in prigione nell’imminenza della Liberazione, quando esce tenta inutilmente la fortuna a Livorno, a Genova e a Milano. Tornata di nuovo a Roma, viene di nuovo portata in carcere e poi addirittura in manicomio e si lega prima a Tonino Santità, autista di un ministro, e poi al ladruncolo Ercoletto. È la dolorosa epopea di una donna fragile che conoscerà il dolore della prigione, la solitudine del manicomio e l’impossibilità di riconciliarsi col proprio figlio.
Il restauro della pellicola è stato realizzato in digitale 4k dal Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale a partire dai negativi scena e colonna messi a disposizione da Minerva Pictures. Sarà proiettata nella sezione Venezia Classici, che torna dopo due anni di assenza nell’ambito della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia.