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Il Capitano dei Carabinieri Giulio Pisani lascia Anzio: 3 anni di integrità e passione

Il Capitano Giulio Pisani

Avvicendamento alla guida del corpo dei Carabinieri di Anzio. A lasciare, dopo tre anni ricchi di eventi, operazioni antidroga, omicidi, arresti e una serrata lotta al crimine in un territorio difficile è il Capitano Giulio Pisani che, fin dal primo minuto del suo insediamento ad Anzio, si è distinto per una grande operatività e che lascia dietro di sé un ottimo ricordo.
A dispetto della giovane età e del momento storico particolarmente difficile, legato in maniera indelebile alla situazione causata dal Covid, il comandante Pisani ha portato avanti il suo lavoro legato all’ordine pubblico con una grande energia, dando risposte immediate ed efficaci ad una serie di situazioni difficili a cui si è trovato di fronte.
Durante il lungo periodo della quarantena ogni sera i Carabinieri hanno attuato posti di blocco e monitoraggio del territorio per verificare il rispetto delle limitazioni imposte dai vari decreti per bloccare il contagio. Tantissime le persone controllate per garantire la sicurezza della collettività e non sono mancati fermi importanti come quelli durante prima fase covid, quando contrarre il virus voleva dire ricovero e morte, legate a persone che uscivano di casa pur essendo positive o che si rifiutavano di rispettare le norme.
Durante la sua permanenza ad Anzio il Comandante Pisani in almeno cinque occasioni ha organizzato blitz di verifica nella zona di Corso Italia, arrestando spacciatori e sequestrando droga. Si è fatto vedere più volte nella zona dello Zodiaco, a forte rischio, interrompendo una serie di fenomeni criminali, dalle aggressioni alle rapine. I Carabinieri sotto il suo comando hanno portato avanti continue verifiche nei punti caldi della due città, dal Borgo Medievale di Nettuno al retroporto di Anzio alle due stazioni ferroviarie. Il Comandante, competente anche per il territorio di Ardea, in pochi giorni ha risolto il drammatico omicidio di Graziella Bartolotta, la donna brutalmente uccisa dal figlio. Il Comandante è stato in prima linea nella lotta al fenomeno dello spaccio, largamente diffuso sul litorale. Non si contano gli arresti, i pattugliamenti sul territorio, gli interventi per risse e aggressioni. I Carabinieri sono stati sempre presenti.
L’operazione certamente più importante durante il suo comando, è stata quella contro la criminalità organizzata che ha portato all’arresto di 65 persone e che ha svelato rapporti tra esponenti politici e clan della ‘ndrangheta. Operazione che ha portato la Commissione d’accesso in entrambi i comuni, di cui a giorni si attende l’esito. Ma l’ordine pubblico, la lotta al crimine, in questo territorio difficile, non è stato l’unico interesse del Capitano Pisani, che nell’ultimo anno del suo mandato, anche alla luce delle infiltrazioni criminali su questo territorio, ha voluto chiudere il suo periodo di permanenza confrontandosi con i giovani di Anzio e Nettuno.
Il Capitano ha organizzato una serie di confronti nelle scuole, in cui ha parlato di bullismo, di educazione criminale, di senso di giustizia, di integrità e malaffare. Con un piglio energico e con termini molto chiari, si è rivolto ai ragazzi per spiegare loro cosa vuol dire infiltrazione criminale, cosa significa abusare di droga, quanto sia importante avere rispetto delle regole, di sé stessi e degli altri. Il Capitano Pisani lascia dietro di sé un percorso di integrità e passione per il proprio lavoro, ponendosi come un contraltare continuo ai fenomeni criminali, da contrastare in ogni settore della vita, dalla pubblica amministrazione alle piazze di spaccio fino al mondo della scuola dove è importante portare avanti un percorso continuo per creare una cultura della legalità. Il Capitano Pisani è destinato alla Sicilia, dove per quello che riguarda la lotta al crimine molto c’è da fare. Facciamo i migliori auguri al Capitano, che siamo certi è destinato a lasciare il segno e diamo il benvenuto al suo sostituto che dovrà confrontarsi con un predecessore che si è distinto e certamente ci mancherà. (eb)