Home Cronaca Tentato omicidio a Nettuno e vendetta: Francavilla e Fratianni in carcere

Tentato omicidio a Nettuno e vendetta: Francavilla e Fratianni in carcere

Emiliano Francavilla e i suoi associati, che in una riunione stabilirono di uccidere l’uomo che aveva sparato a suo fratello Antonello e a suo nipote 15enne a Nettuno, restano in carcere. Il Tribunale della Libertà di Bari ha detto no ai ricorsi del 43enne boss foggiano e dei suoi presunti scagnozzi Giovanni Consalvo 31 anni genero di Francavilla, Giuseppe Sonnino 51 anni e Michele Ragno 46 anni. I quattro vennero fermati, insieme ad altre due persone, per il tentato omicidio di Antonio Fratianni, l’imprenditore edile arrestato poche settimane fa per l’agguato ai danni di Antonello Francavilla, fratello maggiore di Emiliano, e del figlio. I due rimasero feriti in un’abitazione di Nettuno in provincia di Roma dove Antonello Francavilla stava scontando gli arresti domiciliari.
L’uccisione di Fratianni doveva consumarsi, il 26 giugno scorso, nei pressi del casello autostradale di “Foggia Zona Industriale” mentre l’imprenditore rincasava da una trasferta. Solo le indagini sono riuscite ad evitare il peggio.
Per i legali degli indagati che hanno chiesto il Riesame non ci sarebbero stati indizi sufficienti a carico dei propri assistiti e il presunto progetto di omicidio non sarebbe mai entrato nella fase esecutiva. Di parere contrario i giudici che hanno rigettato i ricorsi.
Emiliano Francavilla avrebbe organizzato l’omicidio per vendicare fratello e nipote ma anche perché Fratianni non avrebbe restituito circa 600mila euro alla famiglia Sinesi-Francavilla che in passato ha investito soldi, attraverso l’imprenditore, in un progetto edilizio. Fratianni attualmente è in carcere a sua volta per il tentato duplice omicidio di Nettuno con l’aggravante della premeditazione e della mafiosità.