“Rimaniamo basiti e siamo molto preoccupati e indignati della situazione che stanno vivendo i dipendenti di AET del cantiere di Anzio, che come non bastassero le problematiche già lamentate e ancora irrisolte vedi le eccessive ore di straordinario, il mancato adeguamento dell’organico insufficiente e non omogeneo nell’orario di lavoro (ci sono ancora clamorosamente dipendenti con contratti da 18/20 ore settimanali), e le carenti misure di prevenzione sulla sicurezza nel luogo di lavoro, ci troviamo costretti a denunciare come Organizzazione sindacale anche comportamenti minacciosi offensivi e gratuiti da parte di qualche responsabile nei confronti di alcuni dipendenti”. Lo scrive in una nota stampa Marco Iannarilli, vice Segretario Nazionale della Ugl partecipate servizi ambientali.
“E’ inaccettabile e di una gravità assoluta – aggiunge – che un responsabile si permetta di insultare, offendere e minacciare verbalmente un dipendente nel posto di lavoro. E’ bene ricordare che insulti, maltrattamenti e offese ai danni di un lavoratore in servizio, da parte di un superiore, possono configurare il reato di diffamazione ed il lavoratore è tenuto a presentare querela. Il datore di lavoro non solo deve garantire la salute psicofisica dei dipendenti, ma è responsabile del mancato intervento al verificarsi di taluni episodi lo rende inadempiente. Abbiamo prontamente messo a conoscenza l’Azienda dell’accaduto che oltre a non essere un caso isolato (ci segnalano casi analoghi anche nel cantiere di Ciampino), ripeto è di una gravità assoluta e ci aspettiamo velocemente delle risposte e dei provvedimenti a tutela del lavoratore, e non li possiamo né tollerare né lasciare impuniti” ha poi concluso il Vice Segretario Nazionale Marco Iannarilli