Sono i cittadini a segnalare il cartello apposto sulla porta di accesso del reparto di senologia e screening dell’Ospedale di Anzio che, ad agosto, chiude e va in ferie. Una situazione assurda e paradossale che ha creato sconforto nei malati oncologici che si rivolgono al centro e trovano chiuso. “Questo va ad aggiungersi – racconta una cittadina – alla disperazione della malattia, che arriva all’improvviso ti destabilizza e ti getta nel panico. E’ mai possibile questo comportamento?”. Fermo restando il sacrosanto diritto di medici e infermieri che lavorano tutto l’anno in prima linea in un settore delicatissimo, come quello della prevenzione oncologica, quello che sorprende è che una struttura ospedaliera come quella di Anzio, che si rivolge ad un bacino di 120 cittadini residenti, non abbia una sostituzione e debba interrompere un servizio di primaria importanza per i cittadini, alcuni ei quali già sopraffatti da una diagnosi non ottimale.
Il reparto, quindi, è rimasto chiuso dall’8 al 19 agosto. La carenza di personale non riguarda solo senologia. Anche cardiologia ha avuto il suo periodo di chiusura e non parliamo del Pronto soccorso di Anzio, preso d’assalto da persone ferite, turisti, vittime di incidenti, accoltellati e quant’altro, senza alcun rinforzo e anche li con il piano ferie da smaltire.