E’ una situazione davvero spiacevole, anche per il turismo, quella che si vive in questa stagione, e a dirla tutta da anni, al porto di Anzio. Dopo lo stop all’aliscafo, fermato dal Porto insabbiato ‘liberato’ dal Tar che non ha tenuto contro dell’impossibilità delle manovre e che è rimasto comunque a terra, oggi è stato un guasto a fermare anche il traghetto. Turisti bloccati, quindi, senza soluzioni alternative, e si raggiunge oggi il culmine di un problema che va avanti da troppo tempo e che non ha soluzioni all’orizzonte.
IL Porto insabbiato non è un problema solo per i turisti ma anche e soprattutto per i pescatori, costretti a manovre incredibili per entrare e uscire dal porto ed è un problema per la Capitaneria, chiamata a continue verifiche dei fondali e a manovre assistite per chi accede ed esce dal porto. Quello che servirebbe per restituire a tutti un pò di serenità è un dragaggio, che non può essere episodico ma deve avere una continuità. Il dragaggio non si fa perché è costoso, perché chi dovrebbe farlo, la Capo d’Anzio, non ha l’autonomia economica per affrontare la spesa e la Regione Lazio, che ne aveva la competenza prima della creazione della società, non interviene. Nel frattempo il porto di Anzio affoga nella sabbia e nessuno studia una soluzione essenziale a settori determinanti per questo territorio: pesca e turismo, che sono in affanno e in attesa di interventi.