“Con la presente rassegno le dimissioni da consigliere comunale di Anzio, una città ormai fuori controllo e con un’amministrazione distante anni luce dalla realtà.
Il mio ruolo non ha senso se la massima espressione civica non si riunisce da tre mesi e se maggioranza e opposizione sono rimaste sorde alla richiesta di consiglio comunale presentata l’1 giugno nella quale chiedevo – fra l’altro – se esisteva o meno un piano di sicurezza per l’estate in vista della cosiddetta “movida”.
So bene che servivano le firme di cinque consiglieri, ma ricevetti dalla presidente Cafà l’assicurazione con una telefonata che avrebbe comunque provveduto alla convocazione. Ora che c’è scappato il morto, forse, qualcuno andrà a fare la “parata” e a difendere l’indifendibile e cioè la politica di questa amministrazione. A dire che non c’entra nulla un sindaco o che se esiste un’ordinanza che non viene rispettata mica ce la possiamo prendere con il Comune.
Invece sì! Mi dimetto – scusandomi con quanti mi hanno votato – perché non voglio più essere complice, benché all’opposizione, con chi si gira dall’altra parte di fronte a vicende gravissime. Con chi non ha predisposto uno straccio di piano di sicurezza per l’estate e ha evitato di discuterne in consiglio comunale. Con un’opposizione che decise di non firmare quella proposta perché “sono questioni tecniche”. No, basta! Basta con l’omertà di chi parlava con i boss di ‘ndrangheta e oggi finge di non saperlo. Con chi trattava per debiti di droga e oggi rappresenta il Comune nelle cerimonie. Con chi ha sempre continuato a dire che qui va tutto bene, basta che c’è il sole. Con chi si nasconde dietro eventi affidati dal Comune non si sa come e vuole farci credere che vada tutto bene. Quel ragazzo morto è un peso sulla coscienza di tutti noi, è un’onta per la città, il mio ruolo in una Anzio ormai senza controllo non ha più senso. Andate pure avanti, beatevi del vostro “fare” che vi sta portando allo sfascio o della vostra “opposizione costruttiva”. Io non ci sto più. Ci rivedremo alle prossime elezioni, spero più tardi possibile. Vorrà dire che un Comune infettato dalla criminalità organizzata come emerge dai documenti della Dda sarà stato almeno sciolto. Sul controllo e le azioni di sicurezza serviva una politica seria nel corso degli anni. Ma è evidente che non c’è mai stata.
Giorgio Buccolini
Movimento “Io Amo Anzio”