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Ad Anzio un omicidio annunciato: le forze di polizia senza rinforzi da anni

Ad Anzio l’omicidio sulla Riviera è apparso a molti un crimine annunciato. Movida fuori controllo, poche auto delle forze di polizia che sul litorale fanno i salti mortali da Nettuno ad Ardea per tenere sotto controllo un territorio difficile. Si parla di mafia, crimini violenti, furti, comportamenti pericolosi alla guida ma al grido di allarme lanciato da più parti non è mai corrisposta una risposta adeguata a livello istituzionale. Il corpo di polizia è sottodimensionato e da anni si chiedono rinforzi che non arrivano. Lo stesso vale per i carabinieri sempre presenti sul territorio che con i mezzi a disposizione fanno l’impossibile. Ma è chiaro che i conti non tornano. Non tornano nella sicurezza come nella sanità. Il territorio difficile d’estate diventa esplosivo. La popolazione triplica ma non triplicano le forze dell’ordine addette ai controlli che spesso si trovano a fronteggiare in numero esiguo orde di giovani spesso ubriachi, aggressivi e talvolta armati. Oggi a quanto pare uscire di casa con un coltello non è più un fatto isolato. Le istituzioni lanciano allarmi ma nessuno lancia soluzioni. Il posto mobile della stradale estivo è una manna dal cielo e dovrebbe diventare un posto fisso. Il commissariato e il comando dei carabinieri vanno potenziati perché questo territorio, è noto, è difficile. Ce lo dice la cronaca ma anche i documenti delle varie commissioni su ordine e sicurezza. Agli allarmi dovrebbero corrispondere atti concreti per prevenire e punire chi delinque. Lo stesso vale per la sanità. In estate circa 300mila cittadini hanno a disposizione un pronto soccorso che va in affanno anche d’inverno perché il personale è troppo poco. La situazione è esplosiva si dice da tempo ma d’estate il personale va in ferie (giustamente) e non si prevedono rinforzi di nessun genere. Adesso oltre agli allarmi dalle istituzioni si attendono soluzioni pratiche, concrete e possibilmente immediate. (eb)