35 anni di carriera artistica del duo Rezza e Mastrella in Mostra a Spoleto.
Flavia Mastrella Antonio Rezza: Euforia Carogna
A cura di Flavia Mastrella e Marco Tonelli
Palazzo Collicola, Spoleto
Un habitat di sculture interattive, una mostra documentaria, un percorso evolutivo, un allestimento di scena, video e fotografie: questo e altro è Euforia Carogna, progetto appositamente pensato per gli spazi di Palazzo Collicola e realizzato anche grazie al contributo del Festival dei Due Mondi, a cui Antonio Rezza e Flavia Mastrella prenderanno parte con lo spettacolo Hybris.
Un‘occasione espositiva quindi in pieno clima festivaliero, con due artisti/performer/scrittori/registi il cui linguaggio si muove tra dissacrazione e critica, parola e nevrosi, forma e sperimentazione, ibridando suono, rumore, oggetto, corpo in una continua metamorfosi portata spesso ai limiti della “crudeltà”. Come loro stessi hanno scritto per l’occasione: “Avere trentacinque anni di lavoro alle spalle e sapere che probabilmente non ce ne saranno altri e trentacinque davanti, getterebbe nello sconforto chiunque. Ma trattandosi di noi accettiamo il verdetto del tempo fiduciosi di smentirlo, perché avvertire la libertà senza la necessità di idealizzarla, è un’occasione che non teme l’incertezza del futuro”.
Euforia Carogna è in sé una mostra “monstrum” cioè prodigio, che si annuncia fin dallo scalone di ingresso del museo e che si insinua con spavalderia dentro gli spazi austeri e nobiliari di Palazzo Collicola e della sua collezione di quadri, specchi, arazzi, dipinti murari e arredi antichi, dove la storia osserva la contemporaneità attraverso gli sguardi severi o appassionati di cardinali, santi, madonne, martiri, appesi alle pareti del Salone d’onore, della Cappella e di tutte le 15 stanze in cui si snoda il percorso della mostra, che culmina in una grande installazione, filiforme e trasparente, sospesa lungo la Galleria dipinta.
La mostra in sé si presenta come una sola grande performance, in cui cicli di sculture di scena utilizzate in Fotofinish, gigantografie tratte da alcuni spettacoli teatrali, libri a rotelle e fatti a mano, Quadri di luce, Quadri di scena, Carte da Giogo, Visi…Goti, strumenti musicali, sculture di stoffa su fogli specchianti animano lo spazio come fragili e impertinenti intrusi, mentre in alcune sale vengono proiettati video, frammenti di film, azioni teatrali e voci come Il pianto del centauro. Una sorta di festa vanitosa di opere e immagini, costumi e piccoli habitat, che invitano lo spettatore a partecipare, a toccare, a giocare al gioco creativo e disinibito a cui Rezza dà voce e corpo e Mastrella sostegno e struttura. Equilibrio perfetto tra ordine e caos, rigore e improvvisazione, l’habitat e la macchina scenica di Antonio Rezza Flavia Mastrella sono capaci di invadere lo spazio e farsi invadere dal pubblico, di sollecitare ed essere sollecitati dalle nostre reazioni. Dentro il museo di Palazzo Collicola, le loro opere assumono così le fattezze di una vera e propria forma di vita autonoma, di un organo pulsante, di un’anarchia creativa progettata fin nei minimi dettagli.
La mostra è stata resa possibile anche grazie al contributo del Festival dei Due Mondi e della Sardegna Film Commission.