Eccezionale e insolita scoperta per una coppia di coniugi di Anzio, mentre passavano al setaccio con un metaldetector il bosco del Sughereto, vicino alla pineta della Campana di Nettuno. Protagonisti della vicenda Zaur Gabashvili, di origini georgiane, ma residente ad Anzio ed ex militare con una grande passione per il periodo storico della seconda guerra mondiale, e sua moglie Maia Mhedlishvili che ha materialmente rinvenuto le piastrine identificative di un soldato statunitense, risalenti all’epoca dello sbarco alleato sulle coste del litorale. Dopo l’incredulità iniziale per l’inatteso ritrovamento, spinti dal desiderio di conoscenza i due coniugi hanno subito avviato delle ricerche personali, prima tra i soldati sepolti nel cimitero di Nettuno, poi cercando sugli archivi militari degli Usa. Alla fine l’impegno speso è servito a recuperare la scheda del soldato. I coniugi hanno scoperto che il soldato è sopravvissuto alla guerra ed è tornato nel suo Paese, dove è mancato nel 1986.. Dopo alcune settimane è stata anche avviata una conversazione a distanza tra Anzio e gli Stati Uniti con il figlio ormai 70 enne del veterano. Quest’ultimo, entusiasta della notizia, ha inviato foto, racconti e un articolo inedito del 1944 scritto da un noto giornalista americano, accreditato durante la guerra ad Anzio, che raccontava dell’operato del soldato in questione. Per ricambiare lo spirito di generosità, è stata spedita al figlio una crest realizzata con una delle piastrine ritrovate. A distanza di oltre 70 anni la guerra ha ancora storie da raccontare.