Delle accuse pesantissime che, almeno a Nettuno, nel mondo del baseball sono un’assoluta novità. A difendersi, anche con una comunicazione alla Federazione a cui ha presentato ricorso, Alfonso Gualtieri, da quarant’anni nel mondo del baseball giovanile che non ci sta a questa ricostruzione. “Non posso accettare simili dichiarazioni – dice – che infangano Nettuno e il lavoro che qui facciamo da sempre con i giovani. La partita è stata tranquilla, non ci sono stati episodi di nessun genere e anche se abbiamo perso lo abbiamo fatto in tranquillità come sempre, andrò in fondo a questa vicenda che ritengo inaccettabile per il buon nome del nostro sport, della nostra squadra e della nostra città. Infine – ha concluso – qui da noi giocano ragazzi stranieri da sempre e sono accolti con amicizia e sportività e non accetto parole come razzismo e omofobia legate alla nostra realtà sportiva”. A sorpresa, a schierarsi con la squadra dei Lions, con una lettera formale, il presidente della squadra avversaria Riccardo Ciolfi dei Boars di Grosseto. “Esprimo vicinanza e stupore – scrive Ciolfi – per i provvedimenti disciplinari nei confronti dei Lions. Evidentemente con gli arbitri abbiamo assistito a due gare diverse. Noi non abbiamo ravvisato nessunissime comportamento dissimile a quello che ogni domenica si trova sui campi, compreso il nostro. Non ho sentito nessuna delle espressioni contestate e non ho mai avuto la percezione di vivere una situazione come quella trascritta nei referti”. Tra l’altro Ciolfi parla da testimone diretto della situazione tra il pubblico, poiché era tra gli spalti durante la partita visto che era stato espulso. La lettera è stata inviata alla Federazione “nella speranza di togliere ombre sul comportamento dei Lions che ringraziamo per l’ottima accoglienza riservataci”.