Il corpo del 19enne annegato a Nettuno e ritrovato ieri dopo quattro giorni di ricerche ininterrotte, è stato consegnato all’Ambasciata egiziana che lo ha riportato in patria e consegnato ala famiglia per i funerali. Il giovanissimo, lo ricordiamo, era sparito tra le onde mentre faceva un bagno e di lui si erano perse le tracce. Dietro la zona del Santuario di Nettuno sono arrivati in massa mezzi di assistenza e soccorso, dai sommozzatori dei vigili del fuoco alla motovedetta della Capitaneria di porto. Fino a tre elicotteri al giorno si sono alternati per le ricerche dall’alto, anche quando ormai non c’era più alcuna speranza di ritrovarlo in vita. Ieri alle 13 la svolta. Il corpo è stato avvistato 5 miglia al largo da un’imbarcazione. Immediato il recupero da parte della Capitaneria che lo ha portato al Porto di Anzio. Qui, dopo la visita del magistrato, la consegna all’Ambasciata e alla famiglia. La madre di Amr, questo il nome del giovane, il giorno prima del ritrovamento del corpo aveva pubblicato una preghiera sui social affinché il giovane potesse essere trovato.
