“Neanche il tempo per superare la vergogna per il servizio andato in onda sul La 7 la scorsa settimana, che illustrava i rapporti tra pezzi di politica locale e i clan ‘ndranghetisti presenti sul territorio, che dobbiamo commentare l’ennesimo colpo di scena in stile mafioso. Stanotte, infatti, è stata vandalizzata la sede del Pd di Anzio, con scritte minacciose rivolte alla consigliera Lina Giannino, una delle voci più coraggiose nel denunciare la cattiva politica sul territorio e che ha subito diverse e gravi intimidazioni. Rifondazione comunista di Anzio esprime la massima solidarietà con la consigliera Giannino e con il Pd: non è accettabile che la vita democratica cittadina sia devastata da tale violenza, che unisce metodi fascisti e intimidazioni mafiose. Evidentemente c’è chi vuole che questo territorio rimanga saldamente in mano a coloro che sullo spaccio internazionale, la cementificazione selvaggia e il riciclaggio hanno costruito il loro potere. Ed è pronto a tutto per questo obiettivo. Non lasciamo sola chi queste cose le denuncia in consiglio comunale dove un centrodestra impresentabile continua con le sue pratiche a devastare le istituzioni. Bisogna costruire una alternativa credibile e passare dalla indignazione alla pratica di lotta, capace di coinvolgere chi subisce le conseguenze della presenza mafiosa sul territorio: i lavoratori, disoccupati, i giovani, le donne, e che metta insieme lavoro e ambiente. Bisogna nuovamente scendere in piazza con ancora più convinzione di prima, solo con la politica democratica nel solco della nostra Costituzione si sconfigge l’eversione mafiosa”. Così in una nota stampa gli esponenti di Rifondazione comunista Anzio.