Home Attualità Sicurezza e decoro al Borgo di Nettuno, le proposte dei commercianti

Sicurezza e decoro al Borgo di Nettuno, le proposte dei commercianti

Si è tenuto mercoledì scorso il giorno dell’attesissimo tavolo di confronto tra commercianti e residenti del Borgo medioevale di Nettuno e l’assessore alla Polizia Locale di Nettuno, Luca Zomparelli.
Il tema centrale che coinvolge tutte le parti chiamate a dire la loro: la sicurezza nel Borgo.
Che il Borgo Medievale sul calar del sole diventi un luogo impredevidibile in cui, tra giovani ubriachi, alcool a basso prezzo e la complicità del buio, non ci si sente proprio al sicuro, è un fatto noto.
Ultimi spiacevolissimi e preoccupanti casi si sono verificati proprio questo fine settimana, intorno alle 23. Nel primo caso, un uomo ha aggredito fisicamente una ragazza davanti alla centralissima e affollatissima statua del Dio Nettuno. Violenza fisica, verbale, minacce, la ragazza ha evitato il peggio correndo e chiedendo aiuto ai militari della caserma della Guardia di Finanza li vicina.
Il secondo fatto è avvenuto all’1.30 circa. Ad arrivare alle mani sono state delle ragazze. Schiaffi, strilli e la situazione ha sfiorato il peggio quando ad intervenire sono stati gli amici delle giovani “manesche”.
A riportare i fatti proprio i commercianti della zona che hanno voluto rendere chiaro ai rappresentanti delle istituzioni la situazione in cui sono costretti a vivere tutte le sere o quasi. Facile comprendere, a questo punto, anche l’umore con cui i titolari delle attività, che abbracciano diversi settori, non solo bar e cocktail, si sono presentati alla riunione.
Per prima cosa, la delegazione, circa 30 persone, non si è presentata a mani vuote, ma ha subito presentato all’assessore di Nettuno, una serie di proposte per intervenire e mettere in sicurezza zona. Proposte che sono state firmate e sottoscritte da circa 100 persone e poi consegnate in copia all’assessore Zomparelli.
L’incontro, nonostante l’argomento e il malumore, si è tenuto in un clima cordiale e propositivo e fin dai primi interventi è stato chiaro che l’obiettivo, per tutti, è prendersi cura del Borgo. Sia i residenti che i commercianti vogliono investire e rendere accogliente e sicuro un borgo unico nel suo genere.
È chiaro che nel Borgo, la sera specialmente dopo le 2, ci sono problemi di sicurezza e di decoro.
Vasi pericolanti che diventano facilmente un’arma, insieme a tutto il materiale, come le bottiglie di vetro, lasciate fuori dai locali (tra l’altro le attività commerciali con licenza non possono vendere alcolici dopo le 22, mentre i distributori e i minimarket possono). Giovani violenti, aggressivi e senza controllo che scelgono, come punto di raduno, alcune associazioni culturali nel centro medievale che vendono alcolici a prezzi stracciati, magari chiudono un occhio se qualcuno si fuma qualche canna e nel disordine generale ne approfitta per mettere qualche tavolino anche se non potrebbe. Dopo aver esagerato con l’alcool, i ragazzi vanno in cerca di “grane”: muri imbrattati, danni a vetrine e nel peggiore dei casi aggressioni a persone o liti tra di loro.
Un altro problema sollevati riguarda la raccolta e la gestione dei rifiuti: innanzitutto, gli stessi giovani sopracitati, al loro passaggio, come un’orda di barbari, lasciano una devastazione: bicchieri di cocktail ovunque, cocci di bottiglia, mozziconi di sigarette o canne, poi qualche calcio a tavoli e sedie. Pulire per i locali diventa un’impresa. Sempre riguardo i rifiuti, una seconda problematica è la raccolta porta a porta perché, come lamentano le attività, il servizio domiciliare non è puntuale e spesso i sacchi di umido o indifferenziato si accumulano e, oltre ad essere brutti da guardare emanano un pessimo odore.
I commercianti si sono presentati uniti per trovare una soluzione. “Serve prevenzione e organizzazione, da mettere in campo velocemente. La stagione è già iniziata e dopo due anni di pandemia quella di restare qui è stata una scelta non semplice e ha comportato un investimento non indifferente. Servono interventi immediati”, queste le richieste corali al Comune.
Dalla sua, l’assessore Zomparelli, si è presentato al tavolo con le prime risposte. “Dopo un incontro in Procura di Roma per trattare il tema della malamovida, il Questore ha chiesto una sorveglianza particolare per Nettuno, come per Anzio”. Questa la prima rassicurazione fornita ai presenti. L’assessore si è poi posto “come tramite tra cittadini, commercianti e Comune” con delle soluzioni applicabili fin da subito.
I commercianti chiedono l’intervento delle forze di Polizia anche dopo l’orario di chiusura delle attività e, considerando che è palese il fenomeno dello spaccio e abuso di sostanze stupefacenti, si chiede con frequenza la presenza di unità cinofile per scoraggiare spacciatori e consumatori.
Su questo punto Zomparelli si è trovato pienamente d’accordo e si è già mobilitato per la stesura di un protocollo “con degli obbiettivi realizzabili nel giro di un anno”.
“E’ stato introdotto il terzo turno della Polizia Locale per la stagione estiva – ha detto subito l’assessore – quindi gli agenti del comune saranno presenti nel centro storico il fine settimana fino a mezzanotte. Un tavolo interforze verrà convocato a breve per organizzare un piano di controllo mirato con tutte le forze di Polizia. Nei giorni scorsi, il Sindaco di Nettuno, ha firmato l’ordinanza che prevede che il venerdì, il sabato e la domenica verranno chiusi i minimarket e i distributori automatici dalle 10 alle 5 del mattino per limitare la vendita di alcolici in esercizi non controllati.
Inoltre verranno intensificati i controlli sugli esercenti anche tramite la videosorveglianza, che intanto aggiustata e integrata e che, a breve, verrà ampliata.
Molti dei commercianti presenti hanno poi sollevato la questione delle Associazioni culturali che “sono poco controllate”. Questi circoli, a cui si può accedere solo su tesseramento e non hanno scopo di lucro, di fatto agiscono come veri e proprio locali, con un regime di tassazione privilegiato che gli permette di vendere alcol a prezzi decisamente competitivi. Alcuni poi hanno messo tavolini e sedie senza autorizzazione e senza pagare il suolo pubblico e continuano a somministrare l’alcool fuori dagli orari consentiti, anche a minorenni e anche se il cliente mostra chiari segni di ubriachezza.
L’assessore si è quindi detto disponibile a chiedere al dirigente del Suap (Sportello Unico Attività Produttive) di controllare tutte le licenze e passarle al commissariato, quindi controllare tutte le associazioni culturali e verificare, una ad una, le situazioni fuori controllo. Dove necessario, verranno fatte delle prescrizioni sulle licenze. L’obiettivo di tutti è chiaro, far si che il Borgo di Nettuno, bellissimo, diventi meta di turismo qualificato.