Il Sindaco di Nettuno Alessandro Coppola è ancora in sella, anche se al momento non può contare su una maggioranza, probabilmente in attesa di una resa dei conti in consiglio comunale. Mentre in Comune si fa il punto della situazione e si cerca una possibile soluzione (che ad oggi sembra difficilissima), la politica di piazza si riorganizza e si prepara ad affrontare la prossima campagna elettorale che, a seconda delle decisioni della commissione d’accesso, potrebbe durare davvero tanto.
Volti vecchi e nuovi della politica si riuniscono nei bar, prendono caffè, avviano discussioni, altri organizzano pizze, cene, aperitivi. In questi giorni è un fiorire di passeggiate e chiacchiere con personaggi che da tempo non si vedevano più in giro. E’ tutto un chiacchiericcio per sondare animi, progetti in essere e per capire quali accordi siano già stati chiusi.
C’è chi è ancora concentrato sulla fine di questa esperienza politica, che sembra ormai prossima, chi invece dopo aver fatto parte del progetto di centrodestra, cerca casa altrove.
Ma quando un’esperienza politica finisce e fallisce non basta puntare il dito, mettersi di lato e fare finta di non averne fatto parte.
E’ necessario il rispetto degli elettori e di una città intera che sta correndo dritta verso un altro commissariamento.
Il caso più critico è quello dei fuoriusciti della Lega, che a Nettuno ha eletto otto consiglieri. Oggi in consiglio, sotto la bandiera di Pontida, resta un solo nome. Gli altri sono tutti in cerca d’autore. C’è chi ha un proprio personale consenso, chi dopo essere passato a destra ammicca ai vecchi amici di centrosinistra, chi punta sul civico e chi, ad oggi, non è sicuro di poter tentare un secondo giro sulla giostra della politica. C’è anche chi con il simbolo della Lega ci ha provato, e oggi guarda a sinistra. Ma non sono solo i singoli consiglieri a cercare casa. Il centrodestra spaccato non sembra probabile possa ripresentarsi unito (semmai lo è stato). Il centrosinistra è aperto al dialogo ma il candidato, dicono fonti affidabili, sarà del Partito democratico. Le civiche dialogano con tutti, valutando numeri e convenienze, e alcuni tavoli (a serate alterne) sono davvero molto allargati. Ma quando si andrà a stringere su liste e candidature, appare evidente fin da ora che per molti ‘matrimoni’ ci saranno problemi difficili da superare.
Il centrosinistra sembra avere troppi candidati a Sindaco sul tavolo, il centrodestra con le quotazioni al ribasso deve arrivare a capire i suoi reali confini. Tutti sembrano interessati a dare spazio al mondo civico, che spesso è civico solo perché nessun partito ha voluto aprire la porta o perché l’ha proprio chiusa. Il problema, dopo questa esperienza, sarà ripresentarsi agli elettori chiarendo il proprio ruolo e il proprio peso dopo tre anni in consiglio e una commissione d’accesso sulla testa. E vale sia per la maggioranza che per l’opposizione. A Nettuno la classe politica si rinnova lentamente, spesso l’unica novità è il passaggio da una sponda all’altra degli schieramenti, con l’obiettivo mai dichiarato eppure evidente di essere sempre al ‘governo’.
Non è ancora chiaro come si chiuderà questa esperienza Amministrativa, quello che invece sembra importante è che tutti capiscano la necessità di puntare su una classe politica preparata, competente, che non abbia già fallito alla guida della città. Un rinnovamento di volti e valori. A scegliere, come sempre, saranno i nettunesi, che dovranno dimostrare anche loro qualcosa: di saper valutare uno ad uno i protagonisti della classe politica che hanno l’ambizione di governare. (dr)