Anche una donna di Anzio tra le persone coinvolte nell’Operazione Babele, contro lo spaccio di droga nel comune di Aprilia. Il Pm ha presentato le richieste di condanna per gli imputati davanti al Giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Roma. Le accuse per gli indagati sono di associazione finalizzata al traffico illecito di cocaina, hashish e marijuana.
Le attività investigative documentarono come gli appartenenti all’organizzazione criminale avevano assunto il totale controllo di un’importante piazza di spaccio in un quartiere popoloso della città del nord pontino, la quarta del Lazio per numero di abitanti, caratterizzato dalla presenza di numerose strutture scolastiche e ricreative.
Per Stefano Licari e Riccardo Mortella, 28enni di Aprilia sono stati chiesti rispettivamente 16 anni e 16 anni e 8 mesi. Per Claudio Mortella, padre di Riccardo Mortella, 8 anni; per Roberta Malizia 55 anni di Aprilia, madre di Riccardo Mortella, 10 anni e 8 mesi. Questi ultimi due sono accusati di essere i custodi e addetti alla preparazione della droga. Alessandro Marcellino 35 anni di Aprilia, pusher nell’appartamento, 10 anni; per Osvaldo Cuni, 8 anni e 4 mesi; per Daniele Jalal Mariconte 16 anni, per Marco Maddaloni 51 anni, 7 anni e 6 mesi; per Giorgio Olzai 10 anni; per Alessio Mozzetti 10 anni; per Emanuela Ventimiglia 12 anni e 8 mesi. Per Catalin Alexandru Negrea 27 anni, 5 anni e 6 mesi; per Liberata La Femina 45 anni residente ad Aprilia ma originaria di Anzio (trovata nelle fasi d’indagine con un chilo di cocaina in auto), 7 anni e 6 mesi; per Fabrizio Feliciello 2 anni e 8 mesi; per Mustapha Machkour 2 anni e 8 mesi.