E’ paradossale la mossa dei genitori delle tre ragazzine e di un ragazzino che hanno presentato denuncia dei confronti della 13enne aggredita a calci e pugni dai loro figli a scuola ad Anzio. Un’aggressione di tale violenza tale da romperle il setto nasale e gonfiarle il volto. La denuncia sembra un modo, pessimo, per tentare di ridurre la posizione, gravissima, dei propri figli rispetto al comportamento criminale tenuto a scuola. Intanto sono i social e in particolare Tik tok a fotografare la situazione. Una delle minori che ha aggredito la compagna di scuola con violenza si è fatta refertare in ospedale con 8 giorni di prognosi e uso del collarino. In attesa del referto correva e giocava con le amiche nei corridoio dell’ospedale (un comportamento inadeguato dopo i fatti e rispetto al luogo). Dopo il referto invece, pranzo al sushi, video trap in auto, smorfie, risate, nessun dolore evidente e soprattutto nessun collare. Questo mentre la 13enne aggredita veniva sottoposta ad un delicato intervento chirurgico in un letto d’ospedale. Nessun pentimento, nessuna scusa, nessuna presa d’atto di un gesto gravissimo né da parte loro né da parte dei familiari.