Home Politica La consigliera della Lega Alessandrini: “Basta vestiti cuciti addosso”

La consigliera della Lega Alessandrini: “Basta vestiti cuciti addosso”

“Il discorso che mi trovo a fare oggi è difficile, uno tra i più difficili nella vita di un politiche ha creduto nel progetto del bene comune  con tutta se stessa e che, allo stesso modo, con tutta se stessa, si è battuta perchè non venisse meno, nonostante  il duro  scontro con la realtà”. Queste le parole del consigliere comunale della Lega di Nettuno Lorenza Alessandrini in consiglio comunale, quello convocato per la sfiducia al Sindaco Coppola che non è passata.
“Una realtà – ha aggiunto – che mi ha visto, ad un certo punto, farmi carico di un’ulteriore responsabilità e decidere di correre da sola per portare avanti quell’ideale di politica che forse spaventa ma che è l’unico a cui solo Devota. Quello in cui ci si mette la faccia, ci si schiera in prima linea, si scende in campo, tra la gente e per la gente, per sentire realmente quello che accade nella città che si amministra. Per annientare ogni distacco. È stato un carico di lavoro maggiore, ma che fa scoprire cose nuove e che mi ha concesso di dimostrare, più e più volte, da parte mia, ma anche della stessa maggioranza, che vi era una reale presa di coscienza del compito cui eravamo stati chiamati per conto dei cittadini. E allora permettetemi di dire che avete sbagliato, se siamo qui oggi a discutere di una mozione di sfiducia al Sindaco, nel non percepire il profondo senso di responsabilità con cui il primo cittadino e noi tutti al suo fianco, abbiamo portato avanti il nostro compito. Non dimentichiamoci che siamo stati eletti anche grazie ad un programma presentato in campagna elettorale da cui, almeno io personalmente, mai mi sono discostata perchè in quel programma ci ho creduto e ci credo ancora. Ci sono state delle incomprensioni, è vero, il più delle volte perchè dietro ai politici e ai partiti ci sono le persone. Parte di voi invece ha deciso di rimanere spettatori, limitandovi a puntare il dito e a fare politica sui social network anziché agire politicamente. Situazioni emergenziali, sanitarie o giudiziarie, come quelle che stiamo vivendo, ci rubano il tempo di programmare la città che abbiamo in mente ma avrebbero potuto, e dovuto, in ogni caso, guidare verso una rinnovata responsabilità da parte di tutti e verso la massima collaborazione per il bene della città. Vi siete invece trincerati continuando la vostra spasmodica ricerca del nemico di turno, quando l’unico nemico da battere, dapprima la pandemia, ora l’inchiesta, sono così tanto più grandi di noi, che l’unica scelta da prendere era, ed è, quella di unirsi e far fronte comune. O, quanto meno, cercare di trasmettere, in ogni modo possibile, calma e tranquillità ad una città così duramente è doppiamente colpita. Perchè si può essere divisi su questioni politiche, ma non di fronte alle emergenze, quale ne sia la loro natura. Almeno questo avrei fatto io, se mi fossi trovata dalla parte della minoranza, perché sono stata minoranza e l’ho fatto. Perchè non c’è bisogno di scontri o di strumentalizzazioni. In questo modo la politica fallisce, perchè perde i propri cittadini. Caro Roberto Alicandri Noi del Centro Destra non abbiamo l’indole del tradimento, e mi rivolgo a te perché hai vissuto chi è stato pronto a sfiduciare il proprio Sindaco. Che senso ha provocare in assenza di legittimità morale e giuridica, in assenza di qualsivoglia proposta o impegno migliorativo rispetto a quanto si sta vivendo?A che serve ingannare i cittadini fingendo di lavorare per le emergenze quando, invece, ci si preoccupa solo di scovare la prossima vicenda personale del politico del momento, così da sbandierarla ai quattro venti? Perché non accettare la realtà? Perché non riconoscere di non aver offerto nulla quale contraltare alla nostra amministrazione? Penso che tutti abbiano compreso quanto il Sindaco Coppola sia la persona che più di tutti si è spesa per Nettuno. A volte facendo bene, altre volte sbagliando, ma sicuramente anteponendo sempre l’interesse della città a quello del partito. E allora non può che essere, oggi, il momento della continuità, non certo quello dei cortocircuiti.
Deve esserlo per tutti i cittadini che hanno riposto in noi la speranza di una vita dignitosa e verso i quali abbiamo il dovere di tenere la schiena dritta ed andare avanti. Incassare il colpo, comprendere cosa non è andato e lavorare insieme per superare le avversità. In questo momento storico, non dobbiamo pensare all’ego personale, perchè in gioco c’è il destino della nostra città, la credibilità delle Istituzioni, le prospettive di sviluppo e di crescita di una comunità ricca di potenzialità e purtroppo “usata” per le aspirazioni di questo o di quello abbiamo tanto da portare avanti, tanti fondi e se questa Amministrazione ha tante cose da fare. Serve l’aiuto di tutti, la collaborazione anche da parte della minoranza, e continuare sino a fine mandato per assicurare a Nettuno la certezza di rimanere al centro dei pensieri e dell’agire di noi amministratori veri, di noi fedeli servitori dei cittadini che mettono in campo competenze, risorse, tempo e sacrifici non per creare e gestire potere, non per strutturare meglio i propri interessi, ma per AMORE, AMORE e rispetto di una Città meravigliosa, oggi offesa e tradita, evitandole l’ulteriore dolore di sentirsi abbandonata. C’è un’indagine che farà luce sulla verità di questa Amministrazione. Noi abbiamo il dovere di difendere l’onorabilità di Nettuno. Sono convinta che dai problemi che dobbiamo affrontare si esce solo abbandonando le appartenenze politiche così da creare un’unione di forze positive funzionali ad un risultato comune. Abbandonare la comunità, ora, questo si che sarebbe un gesto irresponsabile. Ci volete cucire un vestito a dosso e farcelo entrare per forza un vestito che non ci appartiene, noi ci mettiamo onestà passione e coraggio. Non si puo’ e non deve mettere in nessun dubbio il senso del mio intervento. Giammai mi sognerei una tale affermazione come da lei rigirato, il lavoro di indagine della magistratura va rispettato ed agevolato in ogni modo e l’ho detto nelle mie premesse. Non strumentalizzi il mio intervento non e’ decoroso fare un uso politico delle indagini”.