Home Cultura e Spettacolo La Primavera di Nettuno IV, tra bici, fotografie e parità di genere

La Primavera di Nettuno IV, tra bici, fotografie e parità di genere

Nettuno IV in prima linea per la pace, per la rinascita e per l’ecosostenibilità. Dopo le iniziative legate alla guerra in Ucraina, con la raccolta alimenti e beni di prima necessità partiti per la nazione invasa dalla Russia già a inizio marzo e il successivo flash mob per la pace, che ha coinvolto l’orchestra della scuola e tutto l’istituto, la primavera in arrivo ha fatto moltiplicare le iniziative: grandi consensi sta ottenendo infatti “Fuori dal cassetto”, nato per celebrare la Giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo fissata per il 2 aprile dalle Nazioni Unite. I bambini e i ragazzi della scuola hanno prodotto poesie, filastrocche, fiabe e racconti che saranno votati da alunni, genitori e docenti sulla pagina Facebook. Altra iniziativa importante quella legata alla parità di genere con dei lavori dei ragazzi ispirati a questa tematica con particolare riguardo al ruolo della donna nella società attuale. I ragazzi, inoltre, si misureranno in un contest fotografico dal titolo emblematico “#tiscatterounafoto nel quale potranno riflettere sul difficilissimo bienno 2020-2022 toccando il delicato tema della pandemia, la voglia di rinascita e di tornare ad una condivisione più piena e libera del quotidiano. Immagini da fissare e cristallizzare anche per esorcizzare le paure legate ad un presente ancora provvisorio. Infine un’iniziativa che lega l’ecosostenibilità alla poesia, ovvero “Sono in bici il 21 a primavera”: per promuovere la cultura green i ragazzi raggiungeranno la scuola in bicicletta percorrendo la pista ciclabile del centro città declamando i versi di Alda Merini: “Sono nata il ventuno a primavera ma non sapevo che nascere folle, aprire le zolle potesse scatenar tempesta .Così Proserpina lieve vede piovere sulle erbe,sui grossi frumenti gentilie piange sempre la sera. Forse è la sua preghiera”. Un segnale di voglia di rinascita, di cose belle, di primavera, appunto, contro tutte le guerre (e anche contro il caro-carburante…) perché l’arte e la bellezza possano avere sempre la meglio.