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Il Porto di Anzio aderisce al progetto LifeGate Plasticless per pulire il mare

Dal 9 marzo c’è anche Anzio tra i porti italiani che hanno aderito al progetto LifeGate Plasticless, un impegno concreto per ripulire i nostri mari dalla plastica.
L’iniziativa, voluta dal Consiglio di Amministrazione di Capo d’Anzio Spa con il sostegno di doValue ed in collaborazione con Poralu Marine, punta a sostenere un’economia circolare che prevede il minor utilizzo di imballaggi di plastica ed il loro corretto riciclo, per contribuire in modo concreto alla riduzione dei rifiuti nei nostri mari. Il Seabin è un innovativo cestino del mare progettato per catturare ogni giorno, grazie all’azione dei venti e delle correnti, un chilo e mezzo di plastica galleggiante, comprese le microplastiche da 5 a 2 mm e le microfibre da 0,3 mm.
Il nuovo dispositivo mangiarifiuti è arrivato ad Anzio grazie al contributo della società Stardiving che sostiene la campagna a difesa dell’ambiente marino promossa da LifeGate Plasticless per posizionare il maggior numero possibile di Seabin e ripulire il mar Mediterraneo, uno dei mari più inquinati della terra. La plastica raccolta può essere riutilizzata a scopo industriale.
“Siamo davvero entusiasti di lanciare questa significativa partnership con LifeGate Plasticless – dichiara l’Ingegner Gianluca Ievolella, Amministratore Delegato di Capo d’Anzio Spa – e contribuire, dal Porto di Anzio, a salvaguardare i nostri mari. Il Consiglio di Amministrazione, presieduto dal Prof. Ernesto Monti, è particolarmente sensibile alle tematiche collegate all’inquinamento ambientale e alla riduzione degli imballaggi in plastica. Le iniziative messe in campo in questi ultimi mesi vertono tutte sulla ricerca della sostenibilità che rappresenta un obiettivo a 360 gradi in termini di gestione, occupazione e sviluppo compatibile con la tutela dell’ambiente. La piattaforma di Seabin, ormeggiata al pontile, consentirà non solo la raccolta delle microplastiche presenti in porto ma anche l’assorbimento di olii e benzina, un ulteriore passo in avanti per la difesa dell’ecosistema di Anzio”.
“La sostenibilità rappresenta un terreno comune di costruzione che avvicina sempre di più aziende, comunità, associazioni ed istituzioni – aggiunge Tranquillo Placidi, titolare della società Stardiving che ha collaborato con Capo d’Anzio per l’installazione del cestino del mare – dunque si ottiene solo insieme. E’ motivo di orgoglio essere riusciti a riportare ad Anzio il Seabin, un altro piccolo passo per migliorare il mondo in cui viviamo”.