“La nota stampa di alcune sigle sindacali della polizia locale di Nettuno prefigura una situazione sconcertante di questo settore che dovrebbe essere strategico per una amministrazione comunale. L’ultima volta avevo preferito ironizzare sull’idea bislacca dell’assessore leghista Zomparelli ma ora dopo questo “J’accuse” che proviene dalle organizzazioni sindacali sono obbligato moralmente ed intellettualmente a mettere all’indice tutta la gestione politica del settore. Quanto viene denunciato infatti evidenzia come una gestione scriteriata della polizia locale abbia portato ad una vera e propria fuga, mediante comandi (per molti ma non per tutti) in ogni dove, dei nostri vigili con il risultato di portare al collasso tutto il corpo, senza poi prevedere che nemmeno un concorso venisse fatto nel frattempo per assumere nuove figure. Inoltre appare che il dialogo sia ormai compromesso tra la giunta Coppola e la gran parte della polizia locale, che evidentemente viene informata sui progetti solo parzialmente mentre i più vengono a scoprire cosa dovranno fare l’indomani dalla stampa locale. Sul progetto poi del “vigile confessore” e sulla questione privacy oltre a quanto già detto sarcasticamente mi sovviene poi un altro dubbio: ma non c’era una app dedicata a questo servizio? Che fine ha fatto? È ancora attiva? Quante segnalazioni sono arrivate a buon fine? Lo dico perché dal sito del comune non si evince se il servizio sia ancora disponibile e quindi il dubbio si insinua facilmente. Serve poi un altro progetto che impegnerà un personale già ridotto all’osso dopo che si è speso denaro pubblico per le stesse finalità? Assessore Zomparelli, se si è ripreso moralmente dalla figuraccia che ha fatto il suo leader Salvini in Polonia, le consiglio di prendere atto insieme al sindaco Coppola che l’iceberg ha già colpito il Titanic, che il transatlantico sta affondando e che, forse, seguitare a ballare nel salone delle feste, come nulla fosse, oltre che inutile potrebbe sembrare quantomeno ridicolo”. Così in una nota stampa il consigliere comunale del Pd Roberto Alicandri.