Sono gravissime le condizioni di salute del quindicenne colpito ieri a Nettuno da diversi colpi di arma da fuoco che sembra, fossero destinati al padre, boss della mafia pugliese. Il giovane, dopo gli spari, è stato portato a Roma in elimabulanza.
“Nella serata di ieri e poi nella notte il giovane paziente è stato sottoposto dalle equipe neurochirurgiche e ortopediche del Policlinico Gemelli a un primo intervento di rimozione del proiettile in sede parietale destro e craniotomia decompressiva.
Nella notte i chirurghi vertebrali hanno rimosso un secondo proiettile infisso nella quinta vertebra dorsale. Attualmente è ricoverato in Terapia intensiva pediatrica. Intubato e ventilato meccanicamente in sedazione farmacologica. La prognosi è riservata”. Questo il bollettino medico dell’Ospedale Gemelli dove il giovane è ricoverato, in fin di vita e piantonato dalle forse di polizia per garantire la sua sicurezza. Il padre invece, 44 anni, raggiunto anche lui da 5 colpi di pistola, è ricoverato ad Anzio ma non è in pericolo di vita. Ieri diversi settori di investigazione della Polizia e della Dda sono arrivati a Nettuno per fare luce sull’agguato mafioso avvenuto alla periferia cittadina. un delitto che sconvolge per le dinamiche che non sono usuali nella nostra città e perché hanno visto come principale vittima un ragazzino. L’ipotesi che seguono gli inquirenti è che i due killer, che si sono qualificati come poliziotti per farsi aprire, siano venuti da Foggia per una spedizione punitiva.
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