Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un cittadino di Anzio che, nei gironi scorsi, è stato salvato da un doppio infarto dai medici di Anzio e dei Castelli ed ha voluto ringraziarli per la professionalità delle cure e per la gentilezza dimostrata nello stargli vicino. Una testimonianza bellissima che rende giustizia agli operatori sanitari ogni giorno in prima linea sul campo.
Un grazie ai nostri ospedali
Da alcuni giorni sono uscito dal Nuovo ospedale dei Castelli, dove mi sono stati impiantati degli stent cardiaci a seguito di un duplice infarto. Prima di essere trasferito lì per l’intervento, l’ambulanza mi ha portato all’ospedale Riuniti di Anzio dove ho ricevuto le cure necessarie prima di essere inviato nell’altra struttura.
Sento di esprimere un sentito ringraziamento a tutto il personale che si è preso cura di me, dal quello delle ambulanze agli operatori degli ospedali di Anzio e dei Castelli: medici, infermieri, ausiliari.
Da alcuni giorni sono uscito dal Nuovo ospedale dei Castelli, dove mi sono stati impiantati degli stent cardiaci a seguito di un duplice infarto. Prima di essere trasferito lì per l’intervento, l’ambulanza mi ha portato all’ospedale Riuniti di Anzio dove ho ricevuto le cure necessarie prima di essere inviato nell’altra struttura.
Sento di esprimere un sentito ringraziamento a tutto il personale che si è preso cura di me, dal quello delle ambulanze agli operatori degli ospedali di Anzio e dei Castelli: medici, infermieri, ausiliari.
Fondamentale, inoltre, la collaborazione tra il mio cardiologo e i due ospedali, cosa che ha permesso di salvarmi la vita.
Ho riscontrato prontezza nel comprendere cosa accadeva e curarlo, grande professionalità in ogni occasione, unite alla grande umanità di tutti. Per questo intendo rendere omaggio a chi mi è stato vicino, consentendomi di essere ancora qui. Voglio concludere dicendo di avere fiducia delle nostre strutture sanitarie e del personale che vi lavora con grande senso di responsabilità e pochi mezzi a disposizione, grazie ai quali comunque salvano delle vite. Siamo in buone mani e io ne sono la dimostrazione. Ancora grazie.
Carlo Rosi