“Le voci che circondano l’Amministrazione di Nettuno si rincorrono e si sovrappongono. C’è chi mormora che la riunione di maggioranza sia stata un tutti contro tutti, con toni che dire aspri apparirebbe un pallido eufemismo. Altri dicono sottovoce di aver richiesto un azzeramento di giunta, in pieno stile gattopardesco, come se questo fosse il problema principale. Insomma, caos totale che si aggiunge al fatto che sembra che alla richiesta del sindaco Coppola di sottoscrivere un documento di sostegno alla sua amministrazione non ci sia stata nemmeno una firma di un consigliere comunale, dimostrando laddove ce ne fosse bisogno che il re, anzi il sindaco, è nudo. La maggioranza non c’è, semmai ci fosse mai stata, eppure il sindaco vuole far continuare pervicacemente questo stillicidio. Noi, in modo responsabile abbiamo chiesto il consiglio comunale presentando una mozione di sfiducia, come atto dovuto e ci saremmo aspettati una reazione politica, dei distinguo. Invece, si gioca incredibilmente a far finta che niente sia accaduto, non comprendendo che la mozione di sfiducia sarà uno spartiacque definitivo, un muro che dividerà nettamente due modi di concepire la politica. Anche il consigliere più sprovveduto avrà capito che votare ora la fiducia al Sindaco vuol dire prendersi davanti alla città tutte le responsabilità politiche di questa pessima esperienza amministrativa. Si abbia il coraggio di prendere atto che l’esperienza della giunta Coppola è terminata. Si usi almeno il buonsenso se proprio si è privi di sintesi politica. Segnaliamo poi che ad oggi non abbiamo ricevuto ancora nessuna comunicazione da parte del presidente Barraco circa la convocazione del Consiglio Comunale per il 7 marzo. Non si pensi di utilizzare tattiche dilatorie. Prolungare inutilemente la paralisi amministrativa della città non serve davvero a nessuno e di certo non ai nostri concittadini”. Così in una nota stampa l’opposizione di Nettuno composta dai consiglieri Roberto Alicandri, Luigi Carandente, Marco Federici, Waldemaro Marchiafava, Antonello Mazza, Mauro Rizzo, Simona Sanetti, Daniele Mancini, Antonio Taurelli ed Enrica Vaccari.