Home Attualità Nettuno commemora le foibe, il Sindaco Coppola: “La pace è l’unica strada”

Nettuno commemora le foibe, il Sindaco Coppola: “La pace è l’unica strada”

Si è tenuta ieri mattina presso il ceppo commemorativo dedicato alle Vittime delle Foibe presso il Parco della Rimembranza e Martiri delle Foibe la commemorazione in occasione del Giorno del Ricordo.
L’assessore Claudio Dell’Uomo, l’assessore del Comune di Anzio Gianluca Mazzi, il colonnello Dario Porfidia e il Colonnello Renato Luigi Marzo hanno deposto una corona di fiori.
“Siamo qui per commemorare delle vittime innocenti – dichiara l’assessore Claudio Dell’ Uomo – una tragedia quella delle Foibe che abbiamo il dovere di ricordare e che negli anni era stata un po’ dimenticata dalla storia. Tutte le vittime meritano di essere commemorate perché i morti non hanno colpe e non hanno appartenenze politiche. Ringrazio tutte le autorità civile e militari che sono intervenute qui per questa cerimonia, accompagnata da questo bellissimo sole, rendendo omaggio alle vittime dell’esodo istriano-fiumano-dalmata per non dimenticare la storia affinché le tragedie del passato non si ripetano in futuro”.
L’Amministrazione Comunale, dando seguito alle indicazioni disposte dall’ufficio cerimoniale dell Presidenza del Consiglio dei Ministri e dalla Prefettura di Roma, ha listato a lutto le bandiere del Palazzo Comunale in occasione di questa Giornata del Ricordo.
“Oggi celebriamo la Giornata del Ricordo – le parole del Sindaco Alessandro Coppola – in questo stesso giorno nel 1947, furono firmati i trattati di pace di Parigi che modificarono i confini tra l’Italia e l’ex Jugoslavia, privando così il nostro Paese di quelle terre che geograficamente e culturalmente ne facevano parte. E’ a questa data che si fa riferimento, ormai dal 2004, per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale. Non è semplice per chi, come me, ricopre una carica pubblica, riconoscere il giusto peso ad eventi storici drammatici per la storia dell’umanità. La tragedia delle Foibe è uno dei questi e oggi commemoriamo le migliaia di vite innocenti strappate a questa terra, dopo innumerevoli torture, dai militari jugoslavi e gettate in enorme caverne verticali denominate, appunto, foibe. Un massacro in piena regola, rimasto per troppo tempo e colpevolmente taciuto, frutto della cattiveria generata da una guerra che ha mietuto vittime di diverse nazionalità, etnia e fede religiosa. Tutti hanno pianto per i propri cari. Oggi siamo qui per ricordare, così come abbiamo fatto in altre circostanze, perché episodi come questi non si ripetano mai più. La violenza va sempre condannata ed il nostro dovere è non dimenticare le vittime della follia umana per far sì che certi accadimenti non si ripetano mai più. La pace è l’unica strada da seguire per garantire un futuro all’umanità”.