PREVENZIONE IN ODONTOIATRIA: EZIOPATOGENESI DELLA CARIE ED IGIENE ORALE
L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce il concetto di salute come “uno stato di totale benessere fisico, psichico e sociale”. In questo panorama-salute, la nostra bocca gioca un ruolo di gran rilievo, e non solo estetico. Perché un’insufficiente igiene della bocca non solo può portare a disturbi fastidiosi tra cui infiammazioni gengivali, carie e paradontite (piorrea), ma può perfino aprire la strada a patologie importanti come le malattie cardiache. Tutti sappiamo che “prevenire è meglio che curare”. Niente di meglio, allora, che seguire alcune semplici linee guida da far entrare tra i nostri gesti quotidiani.
All’interno della cavità orale vivono circa 700 specie di batteri, che oltre a colonizzare l’intera superficie dei denti si depositano anche sulla lingua, sulla mucosa di guance, palato e orofaringe. La flora batterica può variare da individuo ad individuo; in condizione di salute vi è un equilibrio tra i vari ceppi di microrganismi, il che impedisce ogni azione distruttiva sui tessuti duri e di sostegno dei denti. La cavità orale costituisce un habitat ideale alla proliferazione batterica perciò, se questi microrganismi non sono rimossi quotidianamente si moltiplicano e si diversificano sempre di più formando la placca batterica, che è l’agente eziologico primario della carie, che distrugge i tessuti duri del dente, e della malattia parodontale che invece colpisce l’insieme delle strutture che circondano e sostengono il dente.
Con la prevenzione primaria si interviene attraverso quelle misure che sono necessarie per impedire l’insorgenza dell’evento patologico: in primo luogo la rimozione e la disgregazione della placca batterica, che è la principale responsabile di carie e paradontite.
LA PLACCA BATTERICA
Pressoché invisibile ad occhio nudo, è un materiale gelatinoso, vischioso, incolore, trasparente che aderisce fortemente ai denti sotto forma di pellicola. La placca batterica è il risultato di una complessa confluenza di microrganismi che ristagnano in bocca relativamente organizzati che assieme a germi e batteri che proliferano nel cavo orale, aderiscono fortemente al dente. La saliva poi v’inserisce minerali vari e completa l’opera perché la sua viscosità facilita l’aderenza dei batteri al dente.
Essa si forma in modo completo nello spazio di 24 ore sul dente pulito. Le sue sedi elettive sono rappresentate dai solchi gengivali dei colletti dentari e dagli spazi interprossimali oltre che dai solchi e dalle fessure occlusali. La placca se non viene pulita via, in circa 20 giorni si mineralizza formando una massa dura e tenace chiamata tartaro (che non è altro che la pietrificazione della placca).
L’unico mezzo per limitare la formazione e la proliferazione della placca batterica è un’appropriata igiene orale. Gli strumenti fondamentali dell’igiene orale sono lo spazzolino ed il filo interdentale.
LA CARIE
La peggior nemica dei nostri denti è la carie. Causata dalla placca e dai suoi metaboliti, da batteri e microrganismi (cariogeni), la carie è un processo distruttivo e di natura infettiva che colpisce i denti e li distrugge: i batteri entrano all’interno del dente e lo deteriorano. La carie è senza dubbio la malattia più diffusa che colpisce il genere umano, tanto da essere considerata la malattia “sociale” nel vero senso della parola. La frequenza varia, a seconda delle statistiche, dal 70% al 97% nell’età scolare.
Eziopatogenesi della carie
I fattori che determinano il processo morboso della carie sono molteplici: placca batterica / igiene orale/ tempo/ alimentazione / dieta /ereditarietà.
Le sedi elettive della carie
Le sedi caratteristiche di insorgenza della carie sono quelle dove esistono difetti nella struttura del dente come solchi o fessure congenite dove più facilmente si annida la placca. Il maggior numero di cavità cariose si osserva sulle superfici prossimali (tra un dente e l’altro) e masticatorie dei molari e premolari.
La carie si può debellare con un’adeguata prevenzione eliminando il fattore causale. Constatata ormai da tempo l’impossibilità di risolvere il problema della carie mediante la terapia, sia per l’enorme numero di prestazioni necessarie, sia per l’alto costo sociale dell’intervento, ci si è orientati verso tutte quelle misure profilattiche che sono in grado di ridurne l’incidenza.
Combattere la formazione ed eliminare la placca batterica attraverso l’igiene orale.
Limitare l’apporto di zucchero, da bandire è l’abitudine di consumare merendine e dolci più volte al giorno nell’intervallo tra i pasti. Altrettanto errata è la consuetudine poi di consumare dolci a fine pasto senza far seguire un’opportuna igiene orale.
Rafforzare lo smalto affinché possa meglio resistere all’attacco degli agenti cariogeni, attraverso la somministrazione di fluoro.
Un efficace mezzo di prevenzione è rappresentato dalla cosiddetta sigillatura di solchi e fessure della superficie occlusale dei molari subito dopo l’eruzione. Questi denti sono i più colpiti dalla carie, sia per la posizione difficilmente raggiungibile dallo spazzolino, sia per la scarsa manualità del bambino.
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