Il consigliere Antonio Taurelli ha presieduto questa mattina la commissione Trasparenza a Nettuno per fare chiarezza sull’iter dei piani di zona. A relazionare sulla situazione, a anche a seguito di una serie di attacchi personali e politici sulla materiale, l’assessore Maddalena Noce. Di seguito la relazione letta durante la Commissione.
“Prima di entrare nel merito del passaggio del capofilato dei Piani di zona da Nettuno ad Anzio, vorrei fare una brevissima premessa per dire che il settore dei servizi sociali a Nettuno, nonostante la Pandemia, nonostante il personale ridotto all’osso, nonostante il lavoro a distanza, funziona egregiamente e che nella Regione Lazio Nettuno è un punto di riferimento per la progettualità dei servizi sociali. Il complimento più grande a questa gestione lo fa proprio il comune di Anzio, che da tempo, non è un mistero per nessuno, corteggia la Dirigente Camarda riconoscendone le qualità e il lavoro immenso.
Detto questo posso dire che, da quando ho preso in mano la gestione nel 2019, fin dal primo minuto Anzio ha chiesto formalmente e con insistenza il passaggio del capofilato, nonostante una convenzione firmata da due sindaci in data giugno 2019. Mi corre l’obbligo di fare presente, che quando ho chiesto di confermare ulteriori 5 anni di guida per Nettuno sono stati i consiglieri Marchiafa e Sanetti ad astenersi e far prevalere la proposta di Anzio, in commissione congiunta, di accorciare la durata a soli 3 anni (verbale 19 settembre 2019) che allego (documento 0).
In data 28 ottobre 2019, l’assessore di Anzio Velia Fontana (documenti 1 e 1+1) tornava a chiedere con insistenza il passaggio del capofilato. Dopo ulteriori confronti e insistenti richieste da parte del comune di Anzio, considerato il ridotto margine di azione rimanente prima del naturale passaggio e vista la volontà di collaborare con il comune vicino, è stato deciso di accettare la richiesta e avviare un iter che si è rivelato più difficoltoso del previsto.
Già in quell’occasione (ottobre 2019), il comune di Anzio riferiva la difficoltà di avere i dati economici dal comune di Nettuno, ritardando i vari passaggi successivi. Il Comune di Nettuno, che, mi sono accertata, ha sempre inviato i documenti, ha quindi iniziato, a scanso di ulteriori equivoci, ad inviare tutta la documentazione richiesta, comprese le convocazioni di incontro, SEMPRE tramite pec.
Tutte le pec, che sono atti interni, sono disponibili per la consultazione ai consiglieri comunali nell’ottica della massima trasparenza. Si tratta di una mole di documenti considerevoli tutti a vostra disposizione.
Il Comune di Nettuno, che voleva portare a compimento il passaggio durante la stagione estiva, si è infine trovato a rincorrere il Comune di Anzio. Diverse riunioni convocate sono state disattese, come quella del primo marzo 2021 in cui Anzio avrebbe dovuto comunicare una proposta gestionale relativa al passaggio ma non si è presentato (allego documento 2). Il Comune di Anzio tornava a sollecitare l’invio di documenti, inviati più volte (come da verbale documento 2) per avviare una corretta programmazione. Programmazione che, infine, ha portato avanti il Comune di Nettuno, in via autonoma, non senza un grande sforzo e sacrificio da parte del personale, senza alcuna collaborazione dal Comune che doveva essere in procinto di prendere in mano la gestione. In più occasioni come assessore ho fatto presente nel comitato Istituzionale che la programmazione triennale avrebbe dovuto essere organizzata dal Comune che stava per prendere il capofilato, ma così non è stato.
Il Comune di Nettuno, visto il comportamento sfuggente del comune limitrofo, ha portato avanti tutto il lavoro e organizzato i bandi di gara per non rallentare o bloccare i servizi essenziali. Al punto, che se il passaggio dovesse essere formalizzato ora, ci sarebbe una cogestione dei due comuni per il prossimi 12 mesi a causa delle gare contratte proprio da Nettuno. Io personalmente, ho fatto presente durante la riunione dello scorso otto marzo, che l’iter che stavamo portando avanti era reso difficile dal fatto che il comune di Anzio, nonostante le pec, continuava a sostenere che la documentazione non veniva inviata o non forniva riscontri e nulla osta, continuando a ritardare il lavoro dell’Ufficio di Piano. Nella stessa riunione, a fronte dei comportamenti non univoci degli uffici di Anzio, facevo presente che il Comune di Anzio doveva chiarire la volontà effettiva di prendere in mano la gestione del capofilato e, nell’occasione, gli uffici di Nettuno hanno fornito nuovamente e brevi mano ulteriore completa documentazione sullo stato dei fatti e sui conti (vedi allegato 2).
In un incontro a fine dicembre, il Comune di Anzio, per esigenze di Bilancio, ha chiesto al comune di Nettuno di spostare il passaggio di capofilato al mese di gennaio. Nel mese di gennaio, come anche riferito dalla stampa, ad un incontro che avrebbe dovuto essere risolutivo il comune di Anzio non si è presentato ancora una volta, senza alcun preavviso. A seguito di questo fatto i due sindaci hanno stabilito una convocazione urgente per quello che doveva e io sperò sarà l’ultimo passaggio prima della firma della convenzione.
In questa seduta datata 24 gennaio (documento3) il comune di Nettuno ha fornito ulteriori chiarimenti economici. I conti sono floridi, la programmazione è in corso, i bandi sono pronti. Nasce il problema, che la Dirigenza di Nettuno non può andare avanti con ulteriori atti, a seguito di approvazione del consiglio comunale del passaggio di consegne ad Anzio. Questo rende urgente completare l’iter. La questione dei conti è stata chiarita davanti ai primi cittadini che hanno dato il via definitivo al passaggio. Si resta in attesa della firma del verbale congiunto da parte del comune di Anzio.
Ulteriori incontri si sono svolti tra le parti e, a fronte di tutti i chiarimenti richiesti, certificati da un esperto terzo, il dottor Ciglieri, consultabile dai consiglieri comunali, si resta in attesa della convocazione di un consiglio congiunto, in tempi rapidi, per approvare insieme la nuova convenzione. Il Comune di Nettuno, voglio concludere, ha portato avanti un iter lineare e senza alcun tipo di problematica. Il Comune di Anzio, dopo un iniziale entusiasmo, ha di fatto procrastinato all’inverosimile l’iter per il passaggio. Non è mia volontà, in questo momento, polemizzare con il Comune cugino, ma mi è impossibile non difendere in maniera assoluta l’operato degli uffici e della Dirigenza di Nettuno e confermare il mio personale impegno e presenza per il settore. Ora, aspettiamo, che Anzio dia compimento ad un iter già di fatto concluso.
Non c’è nulla che il Comune di Nettuno ancora possa fare per arrivare a perfezionare il passaggio. Se infine Anzio dovesse comprendere che non vuole o non può prendere le redini di questo delicato settore, il Comune di Nettuno come sempre ha fatto fino ad oggi, si rimboccherà le maniche e continuerà con il lavoro svolto. Cercheremo di recuperare il tempo perso in questa faticosa trattativa e, abbiamo dalla nostra anche il parere favorevole, se non addirittura lusinghiero dei sindacati, sulla programmazione triennale, che ci vede all’avanguardia nel Lazio. Sono orgogliosa del lavoro dei nostri uffici che è sotto gli occhi di tutti, ci siamo impegnati al massimo e si potrebbe fare ancora meglio solo con l’acquisizione di personale aggiuntivo per portare avanti procedure complesse e con il contributo dell’opposizione. I Servizi sociali non hanno colore politico ed ogni buona idea e proposta sono bene accette”.