“Con determinazione 242 del 14 dicembre il Comune di Anzio si prepara a dare un incarico di “Ricognizione delle strade dell’intero territorio comunale per aggiornamento Piano Catastale delle Strade”. Si prevede di spendere 76.000 euro per un adempimento atteso da 39 anni, ma che rischia di diventare una beffa”. Lo scrive in una nota stampa il Gruppo spontaneo cittadini Lavinio.
“Come è noto – aggiungono – grazie alle battaglie dei cittadini che si battono contro il Consorzio di Lavinio, la Regione Lazio e la Prefettura hanno sollecitato l’adozione del catasto poiché nessuno sa ancora spiegarsi la necessità dell’esistenza di “strade vicinali” che giustificherebbero l’esistenza del Consorzio stesso. Ebbene nel dare l’incarico andrà specificato che il tecnico dovrà dare una definizione alle strade e che spetterà al Consiglio comunale la classificazione. In altre parole, se al tecnico incaricato non viene richiesto esplicitamente di dichiarare la ‘definizione’ delle strade, secondo le leggi nazionali e regionali e le specifiche delibere comunali vigenti, potrebbe omettere di farlo e conseguentemente il consiglio comunale stabilire con delibera arbitraria di natura politica qualunque classificazione a parte che per le strade statali, provinciali e autostrade fatto già avvenuto nel 1983 con delibera 561), lasciando ‘vicinali’ strade che non lo sono più.
Restiamo sempre in attesa che il Consiglio comunale voglia esaminare l’interpellanza presentata al Sindaco da oltre 1.000 cittadini alla quale non è stata data alcuna risposta, il tutto presentato secondo i dettami dello statuto comunale vigente. Si spera che la Presidente voglia mettere all’ordine del giorno la discussione della decadenza del Consorzio di Lavinio visto che la risposta evasiva del sindaco è risultata alquanto deludente ed inadeguata”.
“Come è noto – aggiungono – grazie alle battaglie dei cittadini che si battono contro il Consorzio di Lavinio, la Regione Lazio e la Prefettura hanno sollecitato l’adozione del catasto poiché nessuno sa ancora spiegarsi la necessità dell’esistenza di “strade vicinali” che giustificherebbero l’esistenza del Consorzio stesso. Ebbene nel dare l’incarico andrà specificato che il tecnico dovrà dare una definizione alle strade e che spetterà al Consiglio comunale la classificazione. In altre parole, se al tecnico incaricato non viene richiesto esplicitamente di dichiarare la ‘definizione’ delle strade, secondo le leggi nazionali e regionali e le specifiche delibere comunali vigenti, potrebbe omettere di farlo e conseguentemente il consiglio comunale stabilire con delibera arbitraria di natura politica qualunque classificazione a parte che per le strade statali, provinciali e autostrade fatto già avvenuto nel 1983 con delibera 561), lasciando ‘vicinali’ strade che non lo sono più.
Restiamo sempre in attesa che il Consiglio comunale voglia esaminare l’interpellanza presentata al Sindaco da oltre 1.000 cittadini alla quale non è stata data alcuna risposta, il tutto presentato secondo i dettami dello statuto comunale vigente. Si spera che la Presidente voglia mettere all’ordine del giorno la discussione della decadenza del Consorzio di Lavinio visto che la risposta evasiva del sindaco è risultata alquanto deludente ed inadeguata”.