Il Tribunale di Velletri – Sezione Lavoro ha riconosciuto a tutti i ricorrenti (sei i dipendenti che hanno fatto istanza) che avevano lavorato presso la Colgate Palmolive Srl di Anzio, che erano stati esposti a polveri di amianto negli ambienti di lavoro, il loro diritto all’applicazione del beneficio previdenziale, e condannato l’Inps al pagamento della maggiorazione contributiva prevista. I dipendenti potranno, secondo le disposizioni di legge, valutare un prepensionamento o una maggiorazione dell’assegno di contribuzione, per essere stati esposti all’amianto sul posto di lavoro. Si tratta di operai impegnati sulle linee di produzione ad Anzio prima della bonifica, avvenuta nel corso degli anni ’80.
A nulla sono valse le eccezioni di prescrizione dell’Inps, in quanto in base all’insegnamento della Suprema Corte, non dal 1993, data di entrata in vigore della legge relativa ai benefici collegati all’amianto, bensì dal momento in cui l’interessato poteva agire in giudizio, che coincide con il momento della consapevolezza dell’esposizione superiore alla soglia legale. A rappresentare in giudizio tutti i dipendenti lo Studio legale dell’avvocato di Nettuno Fabrizio Lanzi specializzato nella materia.