Home Politica Cancelli sui Servizi sociali di Nettuno: “Chiederemo commissione d’inchiesta”

Cancelli sui Servizi sociali di Nettuno: “Chiederemo commissione d’inchiesta”

Continua la querelle sulla gestione dei Servizi Sociali a Nettuno. A intervenire sul caso, contro l’Assessore Maddalena Noce è il Segretario e portavoce di Patto per Nettuno, Gianni Cancelli che , tramite i social, denuncia quella che ritiene una gestione clientelare. E’ sempre più evidente che lo scontro tra opposizione e maggioranza si consuma nel campo dei Servizi Sociali.
“Certo che se ‘una Assessora’ così non ci fosse, bisognerebbe inventarla – dice Cancelli, non senza una velata nota ironica – se la sua gestione politica dei Servizi Sociali non fosse una vera e propria tragedia, su quello che ha scritto ci sarebbe tanto da ridere è come andare a teatro senza pagare il biglietto” riferendosi alla recente nota stampa dell’Assessore Noce in cui spiegava la situazione del comparto amministrativo e rispondeva per le rime alle accuse nel consigliere Pd Roberto Alicandri.
“Una gestione così personalistico-clientelare e sgangherata non si era mai vista nonostante le professionalità presenti all’interno dell’assessorato a cui va tutta la nostra solidarietà e stima – continua Cancelli – è come se avesse in un solo momento dimenticato tutto, evidenziando una ridicola cifra (13.000 euro), dimenticando di parlare dei piani di zona, della gestione scriteriata dei fondi dell’emergenza covid dei pacchi natalizi degli interventi a pioggia. Come Patto per Nettuno stiamo valutando la richiesta di istituire una commissione d’inchiesta sul suo operato politico e sulla gestione finanziaria delle risorse da lei gestite. Ho notato che non sa neanche far di conto perché non è solo il consigliere Alicandri ad ‘attaccarla frontalmente e poco umanamente’ ma sono almeno 10 o forse più i consiglieri che disapprovano il suo operato. Provi a riportare per l’ennesima volta all’attenzione del Consiglio Comunale la delibera dei piani di zona e si che poi avrà da contare. Tenga sempre in mente, visto che non è radicata nel nostro comune che i nostri concittadini hanno una dignità da vendere e non verranno mai e dico mai ad elemosinare una pacco natalizio o giù di lì. Vanno aiutati con discrezione e riservatezza cosa che è mancata del tutto”.