“Dopo oltre due anni dalla legge sul Reddito di Cittadinanza il Comune di Anzio non ha attivato nessun PUC, ovvero i progetti di lavoro utili alla collettività che i percettori del RdC devono svolgere obbligatoriamente per i comuni. Oltre due anni per mettere solo sulla carta una sessantina di posizioni, ma che ad oggi non hanno visto nessuno chiamato a svolgere le attività.
Con la legge di bilancio 2021 sono cambiate alcune disposizioni in materia di RdC, ossia è stato introdotto l’obbligo (non più la facoltà quindi) per i Comuni di impiegare nei lavori socialmente utili almeno un terzo dei beneficiari del RdC residenti. L’amministrazione anziate è quindi in fortissimo ritardo, oltretutto tra i nuovi obblighi dell’ente ci sarà anche quello di effettuare controlli a campione sui requisiti per il RDC sia al momento della domanda sia dopo l’erogazione.
Il comune che, attraverso un responsabile, non eserciterà il potere di controllo sui dati anagrafici e non attiverà i PUC potrà rispondere di danno erariale. Ma soprattutto si sta privando la collettività di una importante risorsa di capitale umano.
A questo punto non è piu possibile nascondersi dietro la solita giustificazione di carenza del personale anche perché la la normativa sul RdC ha previsto fondi specifici per l’assunzione nei servizi sociali di personale da adibire a questo scopo.
Pertanto ho chiesto al Presidente della Commissione Sociale la convocazione di una commissione dedicata all’audizione dei responsabili dei PUC e fare il punto della situazione al più presto. Per quelli che ancora si ostinano a divulgare la storiella dei percettori del RdC sul divano, ricordo che nel 2021 sono state sostenute oltre un milione e mezzo di famiglie, per un totale di 3790000 persone, con un importo medio di 577,33 euro per il RdC e di 279,53 euro per la pensione di cittadinanza. Cifre quasi sempre riferite all’intero nucleo familiare (dati del Ministero del Lavoro)“.
A darne notizia Rita Pollastrini del M5S Anzio.