“I nettunesi pagano ad un privato centinaia di migliaia di euro l’anno per la gestione dei randagi – scrivono i consiglieri di Nettuno Progetto Comune Simona Sanetti e Daniele Mancini – pochi mesi fa la maggioranza Coppola in Consiglio Comunale ha respinto la nostra petizione popolare sottoscritta da oltre 600 nettunesi per la realizzazione di una struttura comunale o intercomunale per accogliere i randagi. La stessa maggioranza ha preferito proseguire il contratto con la Alba Dog di Pomezia.
In questi giorni apprendiamo che dopo Pomezia anche il comune di Ardea sta portando via i suoi randagi per motivi che stiamo cercando di capire.
Sicuramente, come avevamo previsto, ci sono problemi che mettono a rischio la salute degli animali e di rapporti tra la gestione della struttura privata e gli enti locali che ne usufruiscono.
Chiediamo di sapere cosa sta succedendo e di conoscere quali soluzioni sta adottando il Comune di Nettuno.
Questa maggioranza va spedita verso la totale privatizzazione di ogni settore della gestione amministrativa, è il suo spirito politico e la sua visione della cosa pubblica a favore degli affari privati.
Ma dove è o come è considerato nella loro scala di valori l’interesse pubblico? Gli interessi dei cittadini e del bene comune?
Come dicemmo al Sindaco Coppola nel primo consiglio comunale, visto il passato politico della Città, oggi come comunità per noi e’ più importante il percorso che il traguardo.
Sapevamo come avrebbero gestito il comune, conoscevano il loro modus operandi politico, la loro visione o meglio, non visione: favorire gli interessi privati di pochi sacrificando proprio l’interesse pubblico, la trasparenza e il bene collettivo.
Nettuno Progetto Comune e’ alternativo a questo modo di governare, lo dice il nostro stesso nome politico”.