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Il Comune di Nettuno “commissariato” per un ripetitore telefonico

Il Comune di Nettuno “commissariato” per un ripetitore telefonico. La Regione Lazio ha deciso di arrivare i poteri sostitutivi nei confronti dell’ente locale, per provvedere alle determinazioni definitive sull’istanza di autorizzazione paesaggistica presentata da Wind Tre spa, finalizzata a opere di adeguamento tecnologico dell’impianto di telefonia mobile Nettuno Est. La delibera della giunta regionale arriva dopo che il Comune di Nettuno è rimasto inerte pure davanti a una diffida della Direzione regionale per le politiche abitative e la pianificazione territoriale, paesistica e urbanistica. E arriva anche dopo che l’assessore regionale all’urbanistica ha chiesto al Consiglio delle autonomie locali un parere sull’attivazione dei poteri sostitutivi e dopo che il Cal ha sollecitato l’ente locale a formulare osservazioni o a presentare controdeduzioni in merito alla mancata approvazione del provvedimento dovuto. Ora, con un decreto, il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, dovrà affidare l’incarico di commissario ad acta a un funzionario regionale o a un tecnico esterno. La mancata pronuncia sulla richiesta di Wind Tre spa rischia infine di far aprire anche un’inchiesta sul Comune di Nettuno alla Corte dei Conti. La giunta regionale, deliberando l’attivazione dei poteri sostitutivi, specifica infatti che, ai sensi della circolare del 2 agosto 2007 della Procura generale della Corte dei Conti, “nella nomina del Commissario ad acta è configurabile la responsabilità per danno erariale dei maggiori oneri consequenziali procurati all’amministrazione”.