“Nel consiglio comunale di ieri era all’ordine del giorno l’aumento dell’addizionale comunale Irpef. Abbiamo presentato un Ordine del giorno sottoscritto da tutta l’opposizione, per chiedere il ritiro della proposta e tornare in commissione bilancio per stabilire una quota di esenzione per i redditi più bassi. Col pensiero rivolto principalmente alle pensioni minime. Il sindaco ha dapprima spinto affinché si votasse immediatamente il provvedimento e si stabilissero al volo eventuali esenzioni, poi ha chiesto sospensione del consiglio per riunirsi con la maggioranza. Cosa alquanto anomala perché generalmente si chiede sospensione per riunire i capigruppo e trovare la quadra sulle proposte. Dopo un quarto d’ora la maggioranza ancora non rientrava e lo stesso Presidente del consiglio aveva lasciato l’aula, per cui insieme ai colleghi Luca Brignone, Lina Giannino e Marco Maranesi abbiamo deciso di lasciare il consiglio come forma di protesta per la mancanza di rispetto istituzionale dei lavori dell’aula. In seguito al rientro in aula dei consiglieri di maggioranza è stato votato l’aumento Irpef da 0,50% a 0,80 %con fascia di esenzione di ottomila euro e scaglioni fino a quindicimila. Siamo quindi riusciti comunque a tutelare le fasce di reddito più basse che l’amministrazione non aveva considerato né pensato di tutelare nella fretta di fare cassa sui lavoratori dipendenti e pensionati”. Così in una nota stampa i consiglieri comunali del Movimento 5 stelle di Anzio Alessio Guain e Rita Pollastrini.
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